È Bitonto la sede della nuova associazione “Corpo volontari Polizia Locale” che nei mesi scorsi ha prestato servizio nei Comuni dell’hinterland barese per diverse manifestazioni in supporto alle forze dell’ordine messe a disposizione del territorio.
E fin qui non ci sarebbe nessuna novità. La stranezza parte dal momento che i volontari indossano delle divise del tutto simili a quelle della Polizia Locale e portano con sé anche delle agende, come mostra la foto a corredo dell’articolo (tratta dalla pagina Facebook dell’associazione). Persino i mezzi a loro disposizione sono accostabili a quelli ufficiali.
In più. A differenza dei volontari dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato (ANPS), regolata dal Ministero dell’Interno, e di chi fa parte dell’’Associazione Nazionale Carabinieri, regolata dal Ministero della Difesa, in Italia l’unica associazione che somiglia ai suddetti è l’“Associazione Professionale Polizia Locale” che, però, “nasce nel 2015 con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il ruolo, la funzione ed i profili professionali della P.L.”.
Il Codice Penale, in questi casi giunge in soccorso. L’articolo 497 ter. riporta che “Chiunque illecitamente detiene segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai Corpi di Polizia, ovvero oggetti o documenti che ne simulano la funzione e/o chiunque illecitamente fabbrica o comunque forma gli oggetti e i documenti sopra indicati, ovvero illecitamente ne fa uso, è punito con la reclusione da due a cinque anni”.
E si continua con l’art. 498: “Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 497 ter, abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato”.
Certo è che la Prefettura ha dato il nulla osta affinché l’associazione si formasse e svolgesse i compiti regolati dallo Statuto presentato. Intanto, vista l’allerta, da piazza Libertà a Bari hanno contattato il Commissariato di Pubblica Sicurezza cittadino che, al momento, non ha riscontrato nessuna anomalia perché, non operando nella nostra città, non si è verificato – da parte di utenti e cittadini – nessuno scambio di funzioni o fraintendimenti.
I volontari, giorni fa, hanno fatto richiesta d’iscrizione all’albo delle associazioni presso l’ufficio Cultura del nostro Comune.
Il commento del Comandante della Polizia Municipale, Gaetano Paciullo, sul rischio di confusione è stato lapidario: “Finché non cambieranno il colore di divise e mezzi, non riuscirò ad essere sereno e a lavorare con loro”.