L’abbattimento dei pini secolari su Via Traiana, in questi giorni ha destato molto scalpore con pareri contrastanti tra i cittadini sulla necessità o meno dell’abbattimento.
Pochi, invece, si sono interrogati sulle cause che hanno determinato la decisione di abbattere gli alberi.
Come spesso accade, manca una informazione riguardo alle motivazioni per cui si interviene sugli alberi, accompagnata da una poca trasparenza rispetto alla futura sostituzione di quanto tagliato. E, pertanto, quella che potrebbe essere un piano di gestione del verde urbano, agli occhi della cittadinanza, viene visto come un mero piano di abbattimento indiscriminato.
Comunque, a noi appare che anche nella nostra Città, come qualche esperto ha sostenuto, manchi “un’anamnesi del singolo albero, di parte o dell’intero patrimonio arboreo, cioè la raccolta di tutte quelle informazioni, notizie e sensazioni che possono aiutare a indirizzarsi verso una diagnosi. Quasi sempre si preferisce trovare la soluzione facile, quella a portata di mano, abbattimenti e capitozzature, senza pensare che sono proprio quest’ultime, insieme agli scavi che distruggono l’apparato radicale, a indebolire gli alberi e a renderli meno stabili e a rendere anche problematica una valutazione della loro propensione al cedimento e al conseguente rischio più o meno elevato a seconda del target…Allora cerchiamo di gestire al meglio il nostro patrimonio arboreo sapendo che possono esserci problemi con certe specie ed evitiamo in futuro di piantarle laddove potrebbero creare problemi e nelle situazioni in cui la competizione albero-manufatti potrebbe essere ingestibile. La soluzione sarebbe investire nella ricerca di nuovi approcci più oggettivi e sulla sicurezza e cominciare a studiare interventi per far sì che piante e strade possano convivere”. (Francesco Ferrini Professore ordinario Dipartimento di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, Università degli Studi di Firenze).
L’associazione Fare Verde Bitonto, pertanto, chiede all’amministrazione comunale un piano di riforestazione della città che contempli alberi di alto fusto ed essenze autoctone, prevedendo in caso di taglio, un’adeguata compensazione, con la contestuale piantumazione di nuovi alberi. In questo senso, in ossequio alla legge 10/2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani), chiede di valutare anche gli eventuali abbattimenti di alberi vecchi o che possono arrecare pregiudizio alla sicurezza di pedoni e automobilisti (quali i pini a bordo strada), ma, esclusivamente, dopo averne accertata e periziata la rigorosa impossibilità della messa in sicurezza.
Sempre con riferimento alla legge 10/2013, si rimarca che l’amministrazione continua ad essere completamente inadempiente ( o se non lo è, non vi è alcuna informazione al riguardo) rispetto alla norma che prevede l’obbligo di messa a dimora di un albero per ogni bambino nato o adottato nel comune; una disposizione mai applicata, nonostante innumerevoli solleciti e richiami pervenuti nel tempo.
In ogni caso l’associazione chiede, nell’ambito di una pianificazione del verde pubblico e nella puntuale e rigorosa attuazione di un regolamento per il verde pubblico e privato, che venga data priorità alla gestione del verde, allo sfalcio, alla potatura dei rami secchi, alla individuazione di
nuove aree verdi e alla riqualificazione del bosco comunale di Bitonto che da decenni versa in pessime condizioni.