Piano sociale di zona 2018-2020, è tempo di concertazione.
Da Palazzo Gentile, infatti, in vista della stesura e dell’adozione del fondamentale provvedimento – la volontà è quella di portarlo in aula già nel mese di aprile -, hanno deciso di chiamare a raccolta tutti i soggetti e gli attori attivi protagonisti per l’avvio del Percorso di progettazione partecipata.
Con tanto di calendario di incontri già stilato.
Il primo si è svolto proprio l’altra mattina con le Organizzazioni sindacali, mentre il secondo è in programma giovedì 5 aprile, il terzo martedì 10 aprile (entrambi sono con gli esponenti del Terzo settore, dalle 15) mentre l’ultimo, il tavolo plenario conclusivo, si svolgerà sempre nella Sala degli Specchi giovedì 12 aprile, con start confermato alle 15.
I soggetti legittimati a partecipare ai tavoli di concertazione sono sindaci ed assessori al Welfare dei Comuni di Bitonto e Palo del Colle, soggetti istituzionali Regione, Amministrazione provinciale e Asl, dirigenti e responsabili dei Servizi sociali professionali, dirigente Distretto Socio-sanitario, ministero della Giustizia UEPE, Tribunale per i minorenni, Rappresentanti delle Forze dell’Ordine, Centro per l’Impiego di Bitonto, Ufficio scolastico provinciale, Dirigenti scolastici delle scuole presenti sul territorio dell’Ambito – Organizzazioni sindacali e di categoria, Ordini e associazioni professionali, Fondazioni ed enti di patronato, Caritas diocesana, tribunale per i diritti del malato, Cooperative sociali, associazioni di volontariato e di categoria, Responsabili delle strutture e servizi socio-assistenziali presenti sul territorio dell’Ambito, tutti i cittadini dei Comuni di Bitonto e Palo del Colle.
“Sulla falsariga di quello precedente”. Ma che linee guida avrà il redigendo Piano sociale di Zona 2018-2020? Non sarà molto distante da quello che lo ha preceduto, nonostante i fondi disponibili non siano esattamente gli stessi.
“Entro aprile – commenta Gaetano De Palma, assessore comunale al Welfare – contiamo di portare il provvedimento in Consiglio. Il Piano ricalcherà quello precedente, e si incentrerà soprattutto su tre interventi fondamentali, come l’Assistenza domiciliare integrata per gli anziani, l’assistenza specialistica in favore degli studenti disabili con difficoltà, e il Segretariato sociale con la Porta unica di accesso. Già ci sono, naturalmente, delle nostre proposte ma è chiaro che il tutto nascerà con il confronto con gli attori interessati, magari inserendo anche altri servizi in base alle risorse disponibili.