Da “Sinistra Italiana” riceviamo e volentieri pubblichiamo
In considerazione delle notizie che si stanno rincorrendo dalla mobilitazione dei lavoratori ASV di Bitonto, del Comune di Molfetta sulla questione SANB è necessario fare chiarezza.
La disciplina dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, come lo è il servizio di igiene urbana, non è una invenzione della Regione Puglia e le forze politiche che si oppongono all’avvio della società pubblica SANB mentono sapendo di mentire.
Lo Stato in questi ultimi anni è intervenuto più volte regolamentando la materia.
La Regione Puglia con la LR 24/2012 e ss.mm.ii ha disciplinato, in conformità ai principi generali della normativa nazionale, i servizi pubblici a rilevanza economica quali:
– spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
– trasporto locale.
La legge regionale impone che i servizi pubblici locali a rilevanza economica siano organizzati ed erogati all’interno di ambiti territoriali ottimali al fine di consentire economie di scala idonee a massimizzare l’efficienza del servizio. La perimetrazione delle Aree Omogenee è stata disposta dalla Giunta Regionale con deliberazione, sentita l’ANCI e la Commissione consiliare regionale competente.
I comuni rientranti negli ARO hanno l’obbligo di affidare il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto in forma unitaria nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa in materia di appalti pubblici. Fanno parte dell’ARO BA1 i comuni di Bitonto, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi.
A Molfetta il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani è gestito dalla società in house ASM Spa. A Corato il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani è gestito dalla società in house ASIPU. A Ruvo di Puglia e Terlizzi mediante accordi, di cui non si conosce la natura e le fonti normative su cui si fondano, è la società ASIPU che gestisce i servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani.
A Bitonto il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani è gestito dalla società mista pubblico privata ASV SPA, con un contratto in perenne proroga e per giunta illegittimo secondo l’AVCP, ora ANAC.
È dal lontano anno 2014 che la SANB, società in house dei comuni di Bitonto, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi, si è costituita senza che sia stata mai avviata l’attività a cui era stata preposta.
Le cause? Puro campanilismo!
Il Comune di Corato ha già una società in house e non vede l’esigenza di crearne un’altra! Il Comune di Molfetta, oltre alla stessa motivazione del Comune di Corato, possiede un ulteriore punto di forza, in quanto per il tramite della ASM SpA gestisce impianti di proprietà per il trattamento dei rifiuti (CMRD- Centro multi-raccolta rifiuti differenziati; impianto di compostaggio).
Sono dunque i centri di potere acquisiti che non hanno permesso l’avvio delle attività della SANB!
Tutti ignorano o meglio fanno finta di ignorare che il servizio unitario è un obbligo di legge!
Così come ignorano, a riguardo dell’impiantistica pubblica, che l’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti (AGER), disciplina i flussi dei rifiuti urbani indifferenziati da avviare a smaltimento e dei rifiuti urbani da avviare a recupero e riciclaggio inclusa la frazione organica.
Ogni finanziamento regionale, destinato alla realizzazione e all’adeguamento impiantistico pubblico per il trattamento dei rifiuti urbani viene condiviso con l’AGER che è il soggetto beneficiario ed attuatore degli interventi! Non potrebbe, dunque, il singolo Comune proprietario di un impianto di compostaggio, attingere a risorse regionali per gestire in proprio i rifiuti rivenienti da altri comuni!
Se si continuasse ad osteggiare l’esercizio dell’attività della SANB, il commissario ad acta nominato dalla Regione ben potrebbe esercitare tutti i poteri e le facoltà che la legge gli attribuisce, attivando, in ultima analisi, la procedura di gara europea per l’affidamento del servizio unitario di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ad operatori privati, e non è detto che non lo faccia vista l’attenzione posta dall’ANAC al caso Regione Puglia.
Così operando i Comuni di Molfetta e Corato avrebbero due anni di tempo per continuare a gestire con le società in house i servizi di igiene urbana per poi confluire nella società privata vincitrice della gara di appalto comunitaria.
L’ASV di Bitonto, invece, vedrebbe da subito i propri dipendenti al servizio di una società privata!
Noi uomini e donne di sinistra, della sinistra radicale, non potremmo tollerare che lavoratori di società pubbliche possano passare alle dipendenze di società private, solo perché si pensa solo a coltivare il proprio “orticello” di potere annebbiando la visione d’insieme per la salvaguardia dei dipendenti e degli operai dei servizi di igiene urbana.
Noi crediamo che la tutela dell’ambiente e la valorizzazione dell’economia circolare con il miglioramento delle condizioni di lavoro di tutti i lavoratori non possa essere garantito dal privato ma solo dal pubblico per questo siamo fermamente convinti che la società in house che gestisca in modo unitario nei comuni dell’ARO BA1 il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani sia l’optimum per la tutela dell’occupazione, della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.