È una domenica di sole e di raccolta firme per entrambe le frazioni.
Nelle piazze dei due paesi, la cittadinanza è chiamata a esprimere la propria
adesione su problematiche che, in questa estrema periferia di Bitonto, stanno a
cuore a tutti: sicurezza e governo partecipato.
A Mariotto, il comitato promotore “Mariotto
sicura” raccoglie pre-adesioni al Consorzio privato di vigilanza, che
dovrebbe nascere come risposta soprattutto all’esacerbarsi dei furti nelle
campagne. Dopo l’incontro del mese scorso, in cui erano state illustrate le
finalità e le diverse tipologie del servizio, si cercano adesioni non
vincolanti, con l’obiettivo di definire a grandi linee il costo complessivo del
progetto. L’idea delle pre-adesioni, nel corso dell’incontro, era stata
lanciata dal consigliere PD Gaetano De Palma, secondo il quale “è assolutamente un progetto da portare
avanti, con l’augurio che i mariottani aderiscano numerosi”. Sarà possibile
firmare questo pomeriggio, dalle 16,30 alle 20,30, e per tutta la prossima
settimana dalle 17,00 alle 20,00.
A Palombaio, si cercano minimo 80 componenti per costituire il
Comitato di quartiere. Aderendo tempestivamente e con entusiasmo alle prime due
convocazioni, la frazione è divenuta area-pilota nella realizzazione del nuovo
progetto istituzionale del Comune di Bitonto. Dunque, dalle ore 10,00 alle ore
13,00 di questa mattina e dalle ore 17,00 alle ore 20,00 in piazza Milite
Ignoto sarà allestito uno stand, con lo scopo di informare i cittadini e
raccogliere firme di adesione all’assemblea costituente.
“Abbiamo terminato la prima
fase, cioè la conoscenza dei gruppi promotori dei nascenti comitati di
quartiere, e le sensazioni sono molto positive”, commenta l’assessore al
Governo partecipato Rocco Mangini, “ora
inizia il delicato momento della raccolta delle adesioni alle assemblee
costituenti e il gruppo promotore di Palombaio è il primo ad avviare i lavori.
Non cerchiamo numeri e firme, ma cittadini e cittadine consapevoli del loro
ruolo, pronti a mettersi in gioco per la collettività e a credere in questa visione
partecipativa della città”.