La pandemia del Coronavirus ha fermato molte attività e alto è il rischio che alcune di esse -si spera di no- non abbiano possibilità di riaprire le loro serrande quando si tornerà alla normalità.
Una delle categorie più toccate sul piano economico è quella dei venditori ambulanti, che questa mattina in 500, di cui oltre 100 erano bitontini, hanno fatto sentire la loro voce in una manifestazione a Casamassima.
«Abbiamo davvero una rabbia incredibile -ha raccontato ai nostri taccuini Donato Gala, presidente CasAmbulanti Puglia- non tanto per quello che riguarda le aperture che possano essere a breve o a lungo termine, ma per la totale mancanza di riconoscimento di questa categoria».
«Abbiamo fatto quello che ci è venuto dal cuore senza ottenere alcun riscontro, neanche una nomina nei Dpcm. Si demanda sempre, il Governo ad esempio scarica la responsabilità ai Sindaci. La nostra categoria non è mai stata abituata a chiedere piuttosto a dare. Il rapporto con i clienti è sempre stato diretto, umano, schietto e di sincera amicizia per cui parlare di SmartDuc o di altre piattaforme per la vendita mi sembra qualcosa fuori dal nostro mondo. Noi abbiamo bisogno di ricominciare e di ritornare alla normalità».