La manifestazione “Oltre: alla riscoperta del culto dei
defunti” è dedicata all’architetto Gianpio De Meo, scomparso tragicamente
appena tre mesi addietro.
Per Gianpio il cimitero non rappresentava solo un luogo di
sepoltura ma una fonte d’ispirazione dove dialogare con il passato.
Accendere i riflettori sull’area monumentale del cimitero di
Bitonto significava per lui ridare vita ai personaggi che hanno dato lustro alla
storia della città e che rischiano ora di cadere nell’oblio.
Per lui era un obbligo morale
restituire una giustificazione civile alle tombe che devono continuare a
ispirare gli uomini incitandoli ad emulare quei cittadini che hanno speso la
loro vita per la città.
La manifestazione, patrocinata dalComune di Bitonto, sarà articolata in
quattro giornate, durante le quali il tema della morte verrà trattato secondo
diverse chiavi di lettura.
Ad aprire la manifestazione saranno
il Centro Ricerche Bitonto e Officine Culturali che, sabato 24 ottobre, nella
chiesa di San Giorgio, ripercorreranno
le fasi della costruzione del Camposanto di Bitonto con particolare attenzione
agli influssi architettonici del revivalismo. La domenica successiva, di
mattina, sarà possibile visitare proprio l’area monumentale del Cimitero di
Bitonto con le guide della cooperativa RearTù.
Nella chiesa di San Domenico, domenica
25 ottobre, si esibiranno i Teatrofili dell’Associazione Docenti Bitonto che
reciteranno poesie sul tema sepolcrale.
Sabato 31 ottobre sarà poi possibile
visitare, nel pomeriggio, le tombe della Cattedrale e gli scavi della chiesa
paleocristiana preesistente.
In piena notte al Torrione Angioino
verrà inaugurata la mostra dell’artista messicana Yanira Delgado, intitolata
“Il giorno dei morti per celebrare la vita”, che presenterà la tradizione
messicana sul culto dei defunti.
La chiesa di San Domenico ospiterà
anche un concerto di musica sacra a cura dell’associazione socio culturale La Macina, al
termine del quale sarà possibile visitare il Chiostro e il campanile e
assaporare la colva, il dolce tradizionale del giorno dei defunti, preparato
dal consorzio “Social Lab”.
La varietà dei percorsi rispecchia non
solo l’anima poliedrica di Gianpio, la cui cultura spaziava dalla letteratura
alla storia, dall’architettura alla musica, ma anche il suo atteggiamento
sereno e ironico verso la morte.