Dopo
aver navigato in rete, chiedendo informazioni a destra e a manca, possiamo
sostenerlo senza troppi tentennamenti: la prima palestra “letteraria” d’Italia
ce l’abbiamo noi. In un centro ginnico di Bitonto, accanto a cyclette e
bilancieri, è stata allestita una sala lettura con una piccola libreria, la
quale si arricchisce giorno dopo giorno attraverso le donazioni degli iscritti.
Tiziano Terzani, Stephen King e Carlos Ruiz Zafón sono gli autori che, per il
momento, hanno già trovato sistemazione in quegli scaffali, restando a
disposizione di quanti volessero curare la mente e il cuore, dopo aver
provveduto al benessere del corpo.
“L’idea è nata da
un’esigenza”, spiega Antonello, “cioè, avere un angolo in cui le persone potessero condividere opinioni,
passioni e cultura. Questo, in realtà, è sempre avvenuto: di solito, in una
palestra, la gente tende a far gruppo e a parlare mentre si dedica
all’allenamento. Perciò, ho sentito il bisogno di allestire un luogo fisico
predisposto all’incontro e al confronto”.
Il
progetto suona come la riscoperta della locuzione latina “mens sana in corpore sano”, o meglio del suo rovesciamento, come
tiene a precisare l’istruttore: “nell’espressione
latina, è come se venisse prima il corpo e poi la mente. Per me è il contrario:
se la mente sta bene, anche il corpo gode di quei benefici. Una mente che pensa
bene e che ha dei principi profondi, sa prendersi cura del fisico in modo
corretto e non scriteriato, come invece accade soprattutto tra i giovanissimi”.
Nella
società dell’apparire e della sfrenatezza, quindi, persino una sala ginnica può
trovare il coraggio di andare in controtendenza, invitando gli uomini a
riscoprire l’importanza del giusto mezzo e dei rapporti face to face.
“La gente deve liberarsi
dei social network”, conclude l’ideatore del progetto, “e andare alla ricerca di incontri dal
vivo, come avveniva nei club e nelle librerie di un tempo”.