“I lavoratori ci sono, basta incrociare la domanda e l’offerta di lavoro. Gli Enti Bilaterali sono la soluzione”. Così il Segretario Generale della Uila Puglia, Pietro Buongiorno interviene commentando la paventata mancanza di manodopera all’interno delle filiere agricole della nostra regione.
“Come organizzazione sindacale – esordisce Buongiorno – abbiamo sempre ritenuto che gli Enti Bilaterali Agricoli siano la soluzione al problema. Gli stessi sono costituiti dalle Organizzazioni datoriali e da quelle sindacali, le prime rappresentano gli interessi delle imprese, le altre le istanze dei lavoratori. Abbiamo, quindi, già il contenitore che può rappresentare lo strumento per incrociare domanda e offerta di lavoro. Non serve disperdere le energie: è il momento della collaborazione tra Istituzioni, Sindacati dei lavoratori ed Organizzazioni dei datori di lavoro. Non possiamo permetterci passi falsi: ancora oggi c’è chi, dopo 75 anni di ripetuti e clamorosi fallimenti, si ostina a considerare il collocamento pubblico l’unica strada per l’avviamento al lavoro. Oggi (così come ieri) il collocamento pubblico non è in grado di rispondere con immediatezza e dinamicità alle richieste del settore. La Uila da anni, ormai, chiede un rafforzamento del ruolo degli Enti Bilaterali e un ampliamento delle loro funzioni al fine di creare strumenti per l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Ogni territorio ha le proprie specificità e pensare ad uno strumento unico, magari calato dall’alto, non è la soluzione giusta.”
Sulla situazione dei lavoratori agricoli, il Segretario Buongiorno precisa: “Alle soglie delle grandi campagne di raccolta dobbiamo anche interrogarci sui temi della sicurezza dei lavoratori, dobbiamo domandarci con quali mezzi di trasporto i lavoratori giungeranno nei campi. In Puglia sono 200mila i braccianti iscritti negli elenchi anagrafici INPS, bisogna mettere in sicurezza il settore con l’approvvigionamento dei DPI. Così come è importante riflettere e dare risposte concrete in merito alla situazione alloggi dei braccianti impiegati nei campi. Al fine di un coordinamento delle azioni necessarie, congiuntamente a Fai e Flai, abbiamo indirizzato, negli scorsi giorni, una missiva alla Regione Puglia, in particolar al Presidente Emiliano (anche in qualità di titolare della Delega all’Agricoltura) oltre che agli Assessori ai Traporti ed al Lavoro, affinché vi sia un cabina di regia da istituirsi presso la Regione Puglia e che coinvolga le organizzazioni datoriali e sindacali, per la definizione un percorso congiunto per la regolamentazione del lavoro che attenzioni le esigenze del comparto agricolo ed agroalimentare pugliese. Come UILA, chiediamo all’amministrazione regionale che si individuino risorse per garantire il reperimento dei DPI e per gestire il sistema dei trasporti dei lavoratori, soprattutto alle soglie delle campagne di raccolta, ove risulta complicato il rispetto delle distanze interpersonali, contingenze che rendendo i DPI di grande rilevanza.
Il tema della sicurezza è di fondamentale importanza: è d’obbligo tutelare la salute anche dei braccianti agricoli che devono essere posti nella condizione di potersi recare nei luoghi ove svolgono la loro attività in totale sicurezza. Si attenzioni anche questo aspetto, quando si tira in ballo il lavoro agricolo dipendente!”