Sarà un’altra grande e partecipata assemblea quella programmata ad Andria lunedì alle 18 nella sala Attimonelli, in Corso Cavour 194.
Come nelle precedenti, storiche riunioni organizzate da CasAmbulanti nella città federiciana, quella di lunedì sarà importante e decisiva per l’attuazione delle attività sindacali e di categoria già programmate.
Il presidente nazionale CasAmbulanti, il bitontino Donato Gala, ha dichiarato: “Ancora una volta riuniremo la categoria per relazionare sull’attività svolta da CasAmbulanti nel corso di un anno intenso e ricco di risultati ma anche pieno di ansie e di preoccupazioni. Un’azione quotidiana portata direttamente sui mercati e in tutte le Istituzioni, a tutti i livelli, grazie all’eccezionale coordinamento del nostro Savino Montaruli che, senza sosta e senza indugi, continua a sostenere in tutte le sedi, soprattutto in quelle ministeriali romane, le nostre istanze finalizzate all’ottenimento del riconoscimento dei diritti negati, in primis quello della classificazione dell’attività mercatale all’aperto come “Categoria Disagiata”. “Siamo convinti – prosegue – della portata storica dei risultati ottenuti e da conseguire perché siamo di fronte a cambiamenti storici che impongono scelte drastiche e risolutive. Lo stato di agitazione della categoria proclamato a novembre ha prodotto l’apertura di tavoli governativi a livello nazionale al ministero dello Sviluppo economico e a quello di Economia e Finanze, dove CasAmbulanti è presente e partecipe a pieno titolo, ma anche l’impegno formale del governatore della Regione Puglia nell’aprire immediatamente un tavolo di crisi della categoria del Commercio sulle aree pubbliche che sarebbe una cosa storica e decisiva anche per determinare gli imminenti passaggi per giungere al rinnovo automatico delle oltre 100mila autorizzazioni e concessioni nella sola Regione Puglia, in scadenza nel 2020. Un lavoro immane che ci vede in prima linea anche grazie al nostro supporto tecnico e operativo, qualificato e riconosciuto da tutte le amministrazioni con le quali quotidianamente ci confrontiamo, spesso ormai quasi da soli sostenendo sulle nostre spalle il peso della rappresentanza di un’intera categoria che oggi vede all’orizzonte il riconoscimento di una Dignità sempre calpestata e ignorata, persino osteggiata da chi dovrebbe, invece, tutelare questa storica fascia della piccola distribuzione ma che non lo sa fare, non lo vuole fare, non lo può più fare”.