La lettera pubblicata ieri dalla nostra testata non poteva lasciare insensibili molti dei nostri concittadini. In particolare, Angela Castellano, l’imprenditrice che, anni fa, pur tra mille difficoltà, ha visto cambiare la sua vita proprio in seguito ad una denuncia, in quanto presidente della Fai Antiracket locale ha voluto esprimere tutta la sua vicinanza al bitontino vittima della triste vicenda: “Rispettiamo la volontà di restare anonima della persona coinvolta nel fattaccio, però continuiamo a ribadire la nostra solidarietà e ad assicurare l’appoggio e la tutela, pure legale, a chiunque voglia pendere posizione e venire allo scoperto”. “La nostra mission resta sempre la stessa: garantire sostegno e guida a chi decide, di fronte alla minaccia, di uscire dall’isolamento. Perché ogni tentativo di estorsione o di angheria va subito combattuto, chiedendo aiuto alle associazioni antiracket e denunciandolo alle forze dell’ordine. La denuncia è la via più conveniente: oggi esiste una vasta e solida rete di sostegno che affianca chi denuncia il racket, permettendogli di riprendere, o di continuare, la propria attività in piena sicurezza dopo essere stato integralmente risarcito dei danni”, conclude la presidente.