Vorrei rassegnare alcune considerazioni sul malessere dei nostri giovani (studenti, figli, parenti. ..esseri umani – ricordatevi di Terenzio e “Adelphoe “! ) lasciati a se stessi in una società che è la principale responsabile di questo malessere.
I nostri giovani – senza valori, senza certezze, senza speranze in un futuro buio e labile – non hanno più chi li guidi.
Noi avevamo una FAMIGLIA ancora sana, una SCUOLA che insegnava la VITA (unitamente alle varie discipline), avevamo la CHIESA. Ed anche i personaggi pubblici (politici compresi), a loro modo, erano modelli positivamente accettabili.
Oggi, meglio stendere un velo pietoso.
E se qualcuno tenta di invertire questa tendenza, viene tacciato di oscurantismo.
Allora, avevamo solo un canale televisivo! E la sera alle 20.00 /20.30 si rientrava. E dopo carosello, a letto. A meno che non ci fosse qualche rara partita in Tv.
Famiglia e Scuola (ammorbata da progettite acuta) hanno da tempo abdicato al loro ruolo educativo, presi da altri problemi: economici, lavorativi, socio – affettivi, le iscrizioni scolastiche (ormai da tempo è un mercato delle vacche ).
Hai ragione – caro mio- questi sono i giorni della disperazione di famiglie e amici, i giorni delle lacrime, delle commisserazioni, dei facili giudizi e…
Poi, sarà tutto come prima.
Fino alla prossima tragedia, che avrà lo stesso rituale, sociale e mediatico.