Il 21 aprile scorso a Caltagirone si registrarono danni per decine di migliaia di euro (https://bit.ly/2m2GVP0). Oggi a Bitonto hanno appena finito di quantificare il valore economico del furto scoperto ieri nella farmacia territoriale dell’ex nosocomio cittadino.
Da una prima stima effettuata dalla dottoressa responsabile risulta che i farmaci oncologici rubati abbiano un valore di circa mezzo milione di euro (circa 470 mila euro, per essere precisi).
Dalla direzione del Distretto Socio Sanitario fanno sapere che già in precedenza avevano avuto un colloquio con il responsabile della sicurezza dell’Asl di Bari per sottolineare la necessità di chiudere i tre varchi più importanti della struttura, fornire un servizio di guardiania o di videosorveglianza adeguato.
La struttura, infatti, risulta completamente aperta – tranne particolari ambienti chiusi diligentemente a chiave dal personale – a tutte le ore del giorno e della notte, consentendo libero accesso a chiunque.
E se in città come Torino i sindacati si lamentano per le troppe videocamere di sorveglianza installate all’interno della Asl, qui il problema è l’opposto. Non solo ce ne sono pochissime, non funzionano neanche (almeno da quindici giorni).
Questo rende ancora più difficile il lavoro degli inquirenti che in questo momento devono provare a ricostruire la vicenda con i pochi elementi a disposizione. È stato necessario l’ausilio della Polizia Scientifica sul posto, visto che essendo chiusa da venerdì – e scoperta lunedì la sottrazione dei farmaci – non era nemmeno possibile risalire con precisione a giorno e ora del misfatto. Certo è che sono state forzate le porte d’ingresso alla farmacia e, probabilmente, i malviventi si sono intrufolati dalla porta d’entrata al Punto di Primo Intervento, distante poco più di 3-4 metri dalla farmacia.
Ora il direttore del distretto, Franco Scauro, assicura che “sarà presentata una formale lettera congiunta per chiedere maggiore sicurezza per la struttura, notevolmente segnata da questi eventi”.
Infatti pare che questo non sia l’unico dei furti denunciati: anche nelle scorse settimane sono state formalizzate delle denunce, alla locale stazione dei Carabinieri, per furti in alcuni reparti ai danni degli armadietti del personale. Nulla di minimamente paragonabile: solo qualche effetto personale.
A ciò si aggiunge l’uso improprio dei bagni, usati di notte dalle persone che andavano a stazionare nella struttura come vere e proprie latrine o come rifugio di tossicodipendenti.
Il quadro, insomma, non è certo dei migliori.