Perché
parliamo volentieri di politica, sport, spettacolo, cultura, tempo libero e
poco di salute, della nostra salute?
Premetto che
non sono medico, né uno specialista in campo alimentare e non intendo dare
lezioni a nessuno. Tuttavia, attraverso la mia esperienza di vita, ho potuto
acquisire conoscenze, seguite dall’applicazione di alcuni principi, sulla mia
“pelle”, che mi hanno consentito una sostanziale autogestione della mia salute,
con risultati concreti e positivi.
E’ un po’ come
pervenire ad essere “medici di sé stessi”.
Sulle facciate
delle Università di Grecia Antica era scritto, a caratteri cubitali. “conosci
te stesso”. Dante Alighieri, nel Canto XXVI° dell’Inferno scriveva: “Fatti non
foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.
Inoltre,
vorrei sfatare il luogo comune secondo il quale solo il medico avrebbe titolo a
parlare di salute.
In questo
particolare settore della nostra vita ognuno può esprimere concetti e
considerazioni, ma a quest’ultimi devono seguire dei risultati positivi,
altrimenti non si è credibile.
E’ mio
intendimento fornire alcuni elementi di riflessione in tema di Alimentazione
Naturale e della Salute in generale, nella speranza che qualcuno si conceda
qualche minuto per riflettere sul proprio “stile di vita”.
Riconosciamo
che è sostanzialmente peggiorato il nostro sistema di vita perché si è
delineata la tendenza a privilegiare le ore “piccole” per le nostre scorribande
estive e non solo. Ormai, si cena dalle ore 22 in poi, con significative
ripercussioni sul nostro organismo.
Con questo
orientamento non si realizzano due condizioni fondamentali per la salute:
1° – non
beneficiamo delle ore serali per favorire un buon sonno ristoratore che ci consente di ripartire;
2° – ci fa
svegliare tardi la mattina successiva e questo non ci consente di vivere le prime ore dell’alba per dedicarci ad una
salutare attività sportiva da condurre all’aria aperta, con il sole, il vento,
la pioggia, la neve. Tutto questo riscalda il corpo, attiva il nostro
metabolismo e mantiene efficiente il sistema gastro-intestinale.
Di recente,
poi, è stata inventata una nuova malattia: l’ortoressia. Essa si fonda sulla
ricerca delle condizioni del vivere sano, magari del cibo genuino attraverso il
contadino “sotto casa”, privilegiando i cibi vivi come la frutta e la verdura
cruda a discapito dei cibi denaturati come carne e pesce.
E’ un po’ come essere “attenti” alla propria
salute.
Tutto questo
viene considerato, dalla cultura dominante, una vera e propria malattia
psicologica perché si idealizzerebbe la propria salute, sotto forma di
ossessione, e si ricorre agli psicofarmaci per contrastarla. Questa malattia
non è stata inventata a sproposito dalle Multinazionali dell’agro-alimentare
perché vorrebbero che si delineasse un messaggio: “Non fate tanto gli
schizzinosi, mangiate un po’ di tutto perché noi provvediamo a rispettare
efficaci norme igieniche e salutistiche”. Se dovessero predisporre una lista
degli ortoressici, ci entrerei di sicuro!
Inoltre, “mangiare
in modo diverso” non è solo una scelta alimentare, ma implica allargare le
proprie conoscenze, riflettere sulle proprie scelte e ci obbliga ad applicare i
relativi principi.
Il nostro
“stile di vita” incide su molti fattori: sulla salute, sull’economia,
sull’inquinamento e sul destino di milioni di animali innocenti.
In sostanza,
la salute dipende anche dal “carburante” che inseriamo nello stomaco. Se in una
Ferrari si immette gasolio, la macchina parte e si muove, ma subito si inceppa.
La stessa cosa succede nel corpo umano.
Dopo questa
ampia e doverosa premessa, entriamo nel vivo della questione.
Tre sono le
condizioni per essere in salute:
1^ – una buona
condizione psicologica, da raggiungere con una tranquillità interiore;
2^ – una
alimentazione sana e naturale, compatibile con un organismo fruttariano;
3^ – una
regolare e costante attività fisica.
La mia
“avventura” parte dalla lettura di un libro di Alimentazione Naturale di Sergio
De Gregorio, acquistato da una bancarella da mia cognata. Trasmesso a mia
moglie la quale, dopo che lo legge, mi dice: “Quando leggerai questo libro,
butterai tutto quello che stai mangiando ora!”
Avvio un “percorso” di vita in seno alla mia
famiglia, nel quale, prima divento vegetariano,
poi vegano e da poco igienista naturale, in modo graduale. Di tutta
questa storia rimando a un libro che ho scritto: “ANCH’IO POSSO
FARCELA, come aiutare
le persone che vivono un
disagio psichico, come aiutarle
a prevenirlo, svincolarsi
dagli psicofarmaci, come riprendere a vivere, crearsi uno
“stile di vita” sano e naturale”, Edizioni “La Vallisa” – Bari – 2010.
Se qualcuno è
interessato, lo potrebbe richiedere nelle seguenti librerie: “Del Teatro”,
“Raffaello” e “Sotto i Portici” o, direttamente dal sottoscritto.
Che cos’è
l’Igienismo Naturale?
E’ un
“sistema” di vita nel quale si cerca di essere in armonia con la Natura e le sue leggi, di
privilegiare la frutta e la verdura cruda, la frutta secca, gli ortaggi, i semi,
i tuberi e i cereali in campo alimentare. Eventuali problemi di salute si
affrontano con i rimedi naturali.
Tutti gli
animali, tra cui l’uomo, hanno un Sistema Immunitario. Per chi non lo sapesse,
è il sistema di difesa dell’organismo, localizzato al suo interno.
In seguito lo
chiameremo S.I.
Se vengono
rispettate le tre condizioni predette, il S.I. svolge bene il suo compito da
“sentinella” e ci mantiene in salute. Se, viceversa, a seguito di errori
alimentari e/o squilibri emozionali e/o inquinamento che alterano il “sistema
corpo”, scattano le difese interne (S.I.) nella disperata ricerca di rimettere
tutto in equilibrio. Ma questa ricerca si manifesta, talvolta, con la malattia
attraverso la quale il S.I. convoglia le tossine presenti nell’organismo.
L’evoluzione
tecnologica ha indubbiamente apportato elementi innovativi nella nostra vita.
Tuttavia, dobbiamo chiederci quale “prezzo” stiamo pagando in termini di
qualità della vita. Siamo sicuri che questa evoluzione non determina
ripercussioni sulla nostra salute? Non
sarebbe il caso di verificare, da parte degli Organi Pubblici, l’effettiva
compatibilità dei vari beni elettronici ed elettromagnetici sulla salute, e non
lasciarla alla valutazione interessata delle case produttrici, rinunciando noi
a “qualcosa”?. Sono interrogativi che coinvolgono tutti.
Alcuni anni fa
mi ammalo di “ulcera al duodeno”, una malattia psicosomatica che mi sconvolge,
sia sotto l’aspetto fisico che psichico. Non ero in condizioni di applicare
questo elementare principio naturale e ricorro alla Medicina Ufficiale attraverso
accertamenti, anche molto fastidiosi, e medicinali sintetici, ma non risolvo il
problema perché persisteva uno stato infiammatorio che mi impediva di mangiare,
soprattutto, la frutta secca, elemento fondamentale di una dieta vegana, ed
altri alimenti, e stavo male.
Ricordo che
nessun medico mi aveva chiesto: perchè ti sei ammalato di ulcera?
Mi rivolgo,
tramite una e-mail, al Dr. Valdo Vaccaro – consulente tecnico dell’Associazione
Vegetariana Animalista di Roma – Esperto in Scienza dell’Alimentazione ed
economista – che vive in prov. di Udine, il quale mi risponde sostenendo che,
prima va guarita l’ulcera, in seguito avrei potuto mangiare qualsiasi alimento.
Seguo i suoi preziosi suggerimenti.
Auto-guarisco
in modo definitivo dall’ulcera e, contestualmente, noto che una forma di acne
che mi perseguitava fin da ragazzo, sparisce del tutto.
Questi primi
risultati mi danno la “carica” per continuare ad applicare i principi naturali.
Nel 2011 si
sviluppa una Neuropatia che mi colpisce gli arti inferiori causata da stress
eccessivo, per cui ho avuto e ho ancora problemi di deambulazione.
Conseguente ad
una caduta accidentale, eseguo una moltitudine di accertamenti, anche costosi,
seguiti da una prima riabilitazione con il “supporto” di integratori alimentari
sintetici. Subisco una seconda caduta per la quale si ripresenta una seconda
fase con la prospettiva di riaccertamenti sanitari nelle Strutture
Convenzionate della A.S.L.
Nella fase
dell’emergenza mi imbatto con un medico neurologo del Pronto Soccorso il quale,
nell’apprendere concetti di Igienismo Naturale, mi dice: “lei ha la fortuna di
avere una malattia reversibile, ma per consentire la guarigione è
indispensabile che assuma integratori alimentari, altrimenti, in futuro, non
potrà attribuire colpe a nessuno se finirà su una sedia a rotelle!”. E
aggiunge: “la riabilitazione aiuta, ma è indispensabile l’assunzione degli
integratori” per sopperire ad una presunta carenza di vitamina “B12”
diagnosticata dall’ospedale.
Se questo non
è terrorismo psicologico!
Tuttavia, ad
onor del vero, il medico ha dimostrato onestà professionale e lo ringrazio
perché mi avrebbe “spaventato” a fin di bene. Egli ha espresso un suo parere
nell’ambito del suo “sistema”, in base alle sue conoscenze e ai suoi metodi
terapeutici.
Se c’è un
problema, è la mia diagnosi che risulta senza fondamento perché la classe
medica non prende in seria considerazione gli squilibri emozionali come cause
di malattie neurologiche, e più in generale, non si interroga sulle cause delle
malattie.
Auspico una
riflessione seria su questo argomento.
A tal
riguardo, rimando alla storia del Dr. Hamer che sostiene la teoria degli
squilibri emozionali come cause di malattie, il quale ha dovuto lasciare la
clinica presso la quale lavorava e finito successivamente in prigione.
A questo punto
decido di non ricorrere alle Strutture Sanitarie, ma di applicare i principi
dell’Igienismo Naturale appresi nel mio “percorso” di vita.
Il primo
principio ad essere applicato è quello di non avvalermi della consulenza dei medici
e di non assumere le loro medicine, seguendo il principio dell’auto-guarigione
nell’ambito dell’autogestione della propria salute. Senza presunzione alcuna.
Cerco di
evitare gli eventi stressanti.
Sto
decisamente molto meglio. Me lo segnalano un po’ tutti.
Tuttavia, non
posso sostenere di essere guarito del tutto perché si tratta della
ricostruzione dei nervi e questo è un procedimento molto lento.
Per di più,
occorre affrontare immancabili “ricadute” causate da problemi psicologici.
La mia
neuropatia dipende dalla condizione psicologica che vivo al “momento” o ad un
certo “periodo” di tempo.
Di questa
tormentata fase del “recupero” ho in mente di scrivere un altro libro.
Ultimamente,
nel corso del cambio di stagione e dopo un periodo piuttosto nervoso con ansie
e turbamenti, si ripresenta l’ulcera al duodeno, seguite da due recidive, una
cisti localizzata sul braccio sinistro, le ragadi alle mani e nel frattempo è
in corso la Neuropatia.
Questi
problemi di salute, paradossalmente, denotano una piena vitalità
dell’organismo. Questa condizione è positiva per una persona perché il corpo
reagisce ad eventi esterni, senza provocare danni più seri.
Ormai ho
imparato a conoscere i sintomi e senza rifare prelievi, accertamenti
fastidiosissimi, ricorro ai principi dell’Igienismo Naturale appresi nel libro
di Valdo Vaccaro: “Dizionario di Salute Naturale”. Dopo aver seguito i suoi
rimedi specifici, con immenso piacere, noto che le ragadi sono sparite, la
cisti per la quale, di solito, la classe medica interviene con la chirurgia,
sta rientrando molto lentamente, l’ulcera al duodeno è regredita perché la fame
si è ripresentata prepotentemente ed è guarita, la Neuropatia, il cui
“percorso” di guarigione è molto lento, ma, allo stato, molto migliorata.
Dal punto di vista
psicologico, sono al “settimo cielo”, perché riesco a gestire i miei problemi
di salute causati da motivi nervosi.