Si è conclusa con sentenza di assoluzione con formula piena il processo di primo grado a carico di Giovanni Tribuzio, ingegnere di Bitonto, coinvolto nell’inchiesta “Scala Reale” condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Potenza e coordinata dalla locale Procura, che nel 2011 portò all’arresto di quattro persone, tra cui Tribuzio, per il reato di usura.I giudici del Tribunale di Bari il 5 ottobre 2017 hanno, dunque, emesso sentenza di assoluzione al termine di un lungo processo iniziato nell’aprile del 2012 riconoscendo Giovanni Tribuzio estraneo ad ogni addebito formulato prima in fase di indagini preliminari e poi in fase processuale.
Ribaltata la tesi accusatoria del pm, secondo cui “l’imputato aveva messo sotto tiro due imprenditori potentini che versavano in cattive condizioni economiche”, e che per questo aveva chiesto una condanna a quattro anni. Tribuzio, difeso dagli avvocati Vincenzo De Michele e Marco Binetti si era sempre dichiarato innocente. Ora, il professionista di Bitonto farà richiesta di risarcimento danni, morali e non solo.