In una Italia in cui si tagliano solo i rami fragili fatti passare per secchi, non poteva che essere la scuola il primo obiettivo dell’azione politica tutt’altro che virtuosa della Città Metropolitana.
Infatti, il primo, vero regalo del nuovo soggetto, che da capodanno è subentrato alla Provincia, è il gelo in tutti gli istituti.
Dal giorno dopo la Befana, i termosifoni vengono accesi con molta parsimonia – si parte in piena mattinata e si spengono presto, dopo che i plessi hanno incamerato il freddo notturno – e, così, nelle aule si fa lezione come se si fosse all’aperto, con docenti e alunni tremanti e imbacuccati fino agli occhi.
Non ci resta che ringraziare ancora una volta questa politica incapace di operare per il bene comune e buona solo a ragionare secondo miseri, immediati interessi economici, che quasi mai riguardano i cittadini contribuenti.
Anzi, già sappiamo come andrà a finire. Scatterà immancabile lo scaricabarile fra i rappresentanti istituzionali, magari col puntuale sostegno di qualche salivare palafreniere, finché la colpa di questo grave disservizio non ricadrà su chi ha sollevato il problema.
Ma sciatavinn sciat…