Una città libera dai gas di scarico e dai rumori delle
auto.
Un sogno? Certamente sì, quello coltivato dalla Maison Duerrebi dell’interior designer Antonio Ruggiero, dall’architetto Gaetano Lillo e dall’ingegner Ezio
Torelli dello Studio ADE di
Bitonto.
Una battaglia in favore dell’ambiente iniziata con Napoleon. Dall’imperatore francese e
dal tipo di marmo utilizzato per gli arredi esterni, trae il proprio nome l’edificio
di nuova costruzione sito su via Piepoli, primo condominio in Italia ad avere
una stazione condominiale per la
ricarica di auto, scooter e biciclette elettriche.
Grazie ai tre giovani bitontini, infatti, da sabato
scorso la nostra città può vantare questo primato ed essere considerata il
punto di partenza della “EV Condo Route”, prima strada
elettrica d’Italia e forse d’Europa.
Come spiegato durante l’inaugurazione dal dottor Lorenzo Ranieri della EV Charging, il progetto è ambizioso e
rivoluzionario. Il privato va incontro al pubblico, traendoci guadagno. «Chi farà rifornimento alla propria auto
elettrica nel plesso di via Piepoli, dovrà pagare al condominio 2 euro. La metà
servirà per coprire le spese energetiche, l’altra andrà al condominio».
D’altronde, come assicurato anche dal dottor Terzi di VaiMo, l’auto elettrica è il futuro. Il maggiore costo dell’auto è
compensato dal costo dell’assicurazione dimezzato, dalla manutenzione gratuita,
dall’assenza di imposte di bollo per i primi 5 anni e dal risparmio in gasolio.
«È un
modo nuovo di occupare lo spazio, innovativo e rispettoso dell’ambiente» ha
commentato il vicesindaco di Bitonto, Rosa
Calò. Per l’assessore alla Mobilità Sostenibile, l’iniziativa privata,
sostenuta dall’amministrazione comunale, va nella stessa direzione del Piano d’Azione
per l’Energia Sostenibile (P.A.E.S.), già approvato dal Consiglio Comunale.
Per l’assessore all’Urbanistica Nico Parisi«da sottolineare
è la componente giovanile in questa iniziativa». Suo l’augurio che i
giovani continuino questo slancio verso il futuro.
«Le
parole ambiente, energia sostenibile, sono spesso abusate dalla politica –
ha dichiarato il consigliere regionale bitontino Domenico Damascelli -. Oggi
si fanno i fatti, grazie a questi giovani concittadini, grazie alla concreta
cittadinanza attiva. State dando l’esempio all’intero territorio».
E in effetti l’esperienza del Napoleon potrà presto
essere esportata anche a Bari e in tutta la Città Metropolitana. La promessa è
arrivata dal vicesindaco di Bari, Vincenzo
Brandi, affascinato dal progetto e dal palazzo bello ed elegante. Per l’assessore
al Patrimonio, Edilizia residenziale pubblica, Gestione beni confiscati alla
mafia ed Emergenza abitativa del capoluogo pugliese, le amministrazioni
dovrebbero prendere spunto dall’idea dei bitontini e pensare al futuro: «Date le ristrettezze economiche dei Comuni, a
causa anche del Patto di Stabilità, perché non installare noi delle colonnine e
guadagnare noi come Comune?».
Contento dell’iniziativa anche Beppe Cazzolla, presidente di Fare
Verde: «Alle 643 colonnine installate
in tutta Italia, oggi si va ad aggiungere la stazione di servizio del Napoleon.
Questa è la strada che va seguita, grazie anche al sostegno delle
amministrazioni».
Intanto la Maison Duerrebi e lo Studio ADE non si
fermano. In cantiere c’è già una nuova palazzina: l’edificio Babylon in via
Togliatti.