Cerimonia solenne e, al contempo, sobria, ieri pomeriggio presso la Basilica pontifica dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano.
Dinanzi a numerose autorità e a tutti i rappresentanti ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, è avvenuto il passaggio di consegne da don Ubaldo Aruanno a monsignor Alberto D’Urso, nuovo vicario di Francesco Cacucci.
Proprio l’arcivescovo, nell’efficace e pungente omelia, ha esortato tutti ad “andare oltre l’esempio di Giona e ad evitare l’accartocciamento su noi stessi, aprendoci, invece, al mondo, perché Gesù fa entrare tutti nella sua Chiesa e ai valori del Vangelo sono chiamati tutti gli uomini“.
Don Ciccio Acquafredda, il parroco della Cattedrale bitontina, ha ringraziato il detentore uscente del vicariato “per quel che ha compiuto per noi, per l’encomiabile impegno profuso con umiltà e abnegazione per la nostra comunità, creando sempre la sintonia fra le confraternite“.
Emozionato, Don Ubaldo ha sottolineato come non abbia sentito affatto il peso dei suoi “14 anni due mesi e quattro giorni di vicariato” e, invitando tutti ad avere “cuore pieno di misericordia“, ha reso grazie a tre figure che son passate a miglior vita: Francesco Caiati, don Carmine Fallacara e monsignor Pasquale Pierro.
Infine, il subentrante D’Urso s’è augurato che sia riservato anche a lui l’affetto della collettività bitontina, promettendo di seguire “l’alto esempio di donazione e gratuità dei Santi Medici, anàrgiri per eccellenza”: “In comunione con gli operatori pastorali, io accompagnerò voi e voi accompagnerete me in questo prezioso cammino di fede“.