Dai Verdi riceviamo e volentieri pubblichiamo
Avremmo fatto a meno di commentare i vari insulti e le varie fantasiose ricostruzioni che stiamo leggendo in questi giorni in merito alla questione Silvia Romano, ma quando leggiamo certe dichiarazioni da figure istituzionali che dovrebbero rappresentarci non possiamo non dire la nostra contro questa stucchevole polemica.
Polemizzare sulla sua conversione all’Islam o sul pagamento di un riscatto per il rilascio lo troviamo fuori luogo. Una cosa è certa: nessuno può dire, a parte il suo sorriso, quali siano le reali condizioni di Silvia Romano, oltre che fisicamente, da un punto di vista psicologico e spirituale.
“Se oggi Silvia fosse in giro per Malindi sarebbe presa a calci nel sedere da tutti gli Italiani che vivono lì perché, da qualche giorno, quegli stessi italiani, non si sentono più sicuri di circolare come prima in quanto ognuno di loro oggi vale 4mln di euro…” parole violente e sessiste da parte del consigliere Visotti.
Chiediamo al partito Italia in comune di dissociarsi e invitiamo il sindaco a condannare inequivocabilmente quei gesti vergognosi e lontani anni luce dalle istituzioni democratiche nate dalla Costituzione antifascista.
Non ricordiamo se avesse i capelli lunghi, non ricordiamo com’era vestita, o se fosse incinta. Ricordiamo solo i suoi occhi e il suo sorriso felice, perchè è importante non perdere di vista l’essenziale.