La ragione per la quale il Movimento 5 stelle bitontino ha organizzato un evento in piazza Aldo Moro la Domenica delle palme l’ha spiegata Antonella Laricchia, l’ex candidato presidente della Regione Puglia alle consultazioni di quasi due anni fa, e attuale consigliere regionale.
Tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul rischio (non si sa effettivamente quanto grave) che l’acqua, definita un diritto universale per l’umanità dall’Organizzazione delle Nazioni unite (Onu) nel 2010, possa passare in mano privata, infischiandosene anche di quel Referendum ad hoc del 2011.
La situazione che ha delineato la pentastellata è chiara e delicata al tempo stesso.
L’anno prossimo scade la concessione dell’erogazione idrica all’Acquedotto pugliese, e va rinnovata, quindi. L’autorità idrica pugliese (Aip, il soggetto rappresentativo dei Comuni del tacco d’Italia per il governo pubblico dell’acqua ma che fa capo al ministero) lo rinnoverà all’Aqp di diritto se, nel frattempo, diventa un’azienda pubblica, altrimenti sarà costretta a un bando, che può vincere anche un’azienda privata.
E la questione è proprio questa. L’Acquedotto pugliese non è un’azienda pubblica. “L’Aqp – ha sottolineato – è un ente di diritto privato, seppur controllato al 100 per cento dalla Regione Puglia. Ed è fondamentale, quindi, se non vuole perdere il servizio, che diventi pubblica”.
Anche per questo motivo, allora, i pentastellati pugliesi hanno presentato, ad agosto 2016, al presidente Michele Emiliano la richiesta di un Tavolo tecnico paritetico con dentro rappresentanti politici ed esperti della materia.
Il governatore, seppur con ritardo, ha risposto presente, e venerdì alle 11 c’è la prima riunione.
La (ri)pubblicizzazione della società di via Cognetti è arrivata anche in Parlamento, con una proposta di legge presentata da Lello Ciampolillo, senatore barese del Movimento 5 stelle. “Ha solo due articoli – ha illustrato – e giace ancora in qualche cassetto di Palazzo Madama”.
Anche i grillini bitontini vogliono proporre qualcosa all’amministrazione comunale: garantire i 15 metri cubi di acqua gratuiti per tutti e utilizzare l’acqua pubblica in tutti i contesti pubblici. Addio, insomma, alle bottiglie di plastica e uso delle brocche d’acqua iniziando, magari, proprio dalle sedute del Consiglio comunale o dalla mensa scolastica. Parola di Francesca Anna Ruggiero, un’attivista della prima ora.