Da Forza Italia Bitonto riceviamo e pubblichiamo.
In occasione della visita del nuovo (l’ennesimo) direttore generale della Asl Bari, Domenico Damascelli, consigliere comunale componente della commissione paritetica del Comune di Bitonto, ha espresso il suo netto disappunto verso la continua spoliazione dei servizi sanitari, quei pochi che ancora sono erogati sul territorio, e il suo forte dissenso rispetto all’atteggiamento della Regione decisamente negativo e del tutto noncurante delle esigenze primarie della collettività.
“No, non è possibile. Noi in Consiglio ci siamo spogliati della casacca politica d’appartenenza per cercare di elaborare, con senso di responsabilità, proposte affinché venissero assicurati i servizi sanitari a e assistenziali destinati alle fasce deboli della popolazioni e la Regione Puglia, per l’ennesima volta, non ha dato nessun seguito alle richieste del territorio, prendendo in giro ancora una volta i cittadini”.
Ci sono rammarico e rabbia nelle parole di Damascelli, che ha attivamente partecipato alla formazione del documento contenente le proposte e le richieste relative all’ex Ospedale bitontino presentate alla Giunta regionale.
“Nonostante abbiamo fatto gioco di squadra nell’interesse supremo della collettività, la Regione ha nuovamente ignorato la città, questa è la verità. Abbiamo lavorato con tutte le realtà del territorio: le associazioni di volontariato, il terzo settore, i rappresentanti dei medici di base, i tecnici e gli operatori del settore, per formulare precise proposte e dettagliate richieste affinché fosse almeno garantito il minimo indispensabile ad un bacino di utenza di 90mila persone: un punto di primo intervento “avanzato” con posti di osservazione breve e temporanea, il poliambulatorio specialistico di terzo livello con il potenziamento strutturale e dell’organico degli ambulatori esistenti, l’istituzione di nuovi ambulatori, la realizzazione di una Unità Complessa di Cure Primarie (UCCP) organizzata con i Medici di Medicina Generale all’interno della struttura ex-ospedaliera, il potenziamento dei servizi di Medicina Fisica e Riabilitativa, il potenziamento dell’Assistenza Domiciliare integrata, il potenziamento del Servizio 118 “medicalizzato” e della Farmacia Territoriale e altri servizi essenziali per i cittadini. Il minimo che si poteva chiedere, visto che per i casi acuti ci sono il San Paolo e il Di Venere, che tra l’altro posso testimoniare personalmente versa in condizioni disastrose. L’assessore regionale alla sanità a fine settembre ci rassicurò che avrebbe esaudito le nostre richieste e, invece, oggi, otto mesi dopo, nulla è stato fatto”, prosegue l’esponente azzurro.
Che si amareggia ancora di più: “Anzi, assistiamo ogni giorno ad un costante ulteriore depotenziamento dei servizi sanitari residui. Negli ultimi provvedimenti regionali è stato deliberato che, ahimè, presto non ci sarà più neppure il medico a bordo dell’ambulanza del 118 medicalizzato, ma solo un infermiere: davvero delittuoso. Inoltre, gli ambulatori specialistici sono a rischio chiusura definitiva, altro che potenziamento”.
“Ma, nonostante tutto, non ci rassegniamo e continuiamo a combattere con tutte le nostre forze per difendere la nostra comunità, che viene sempre prima di tutto”, conclude Damascelli.