Oggi si terrà l’asta per l’acquisizione dello stabilimento e la reindustrializzazione dell’ex Om Carrelli di Modugno. Un appuntamento che, con ogni probabilità, sarà deserto. Fino a ieri, infatti, era possibile presentare offerte per acquisire lo stabilimento di viale delle Ortensie e il progetto della minicar elettrica made in Bari, su cui avrebbero lavorato i lavoratori in cerca di reimpiego. Ma nessuno ha presentato alcunché e questo aprirebbe la strada al licenziamento collettivo per gli operai.
Se tutto ciò dovesse accadere realmente sarebbe il finale più drammatico di anni e anni di lotte da parte loro e di inganni e fallimenti da parte di istituzioni e politica. Sarebbe una storia senza lieto fine.
Sembra che ci sia interesse solo al capannone e non al progetto della L7 e alla sorte dei lavoratori.
Ma per fortuna, giungono oggi notizie che riaprono uno spiraglio. Il curatore fallimentare Alessandra Giovetti, dal Piemonte, a chi ha mostrato interesse, ha dato altri 12 giorni di tempo, a partire da oggi, per presentare offerte o per presentare una manifestazione di interesse per iscritto. Sembra anche, come riporta oggi la Gazzetta del Mezzogiorno, che ci sia un altro investitore che avrebbe contattato Leo Caroli, dimissionario presidente della Task Force regionale sul lavoro. Sarebbe un imprenditore del settore metalmeccanico.
«Licenziati o no – scrivono intanto i lavoratori sulla loro pagina Facebook – noi vogliamo il lavoro, non gli ammortizzatori».