La notizia, poco più di due mesi fa, ha fatto non poco rumore. Perché il Comune aveva (ha) deciso di mettere in vendita un (altro) pezzo di storia della città, per uno strano destino a due passi dalla sede del Partito democratico.
Quella che in passato è stata sede dell’Ente comunale di assistenza, della Democrazia cristiana, della cooperativa “Auxilium” nonché luogo di tante primarie targate centrosinistra (comprese quelle per il candidato sindaco nel 2017). Adesso messo in vendita per tre milioni di euro, con tanto di Avviso pubblico (clicca qui per articolo https://bit.ly/32DDbc0 ).
L’asta, così come stabilito proprio dall’Avviso, si è svolta qualche giorno fa, il 16 aprile. Il risultato è stato deludente perché è andata deserta e nessuno si è proposto per acquistare l’immobile situato tra corso Vittorio Emanuele e piazza Aldo Moro.
C’è da dire che il bene patrimoniale non se la passa per nulla bene, in quanto – ed è lo stesso servizio Patrimonio a metterlo nero su bianco – tanto è vero che necessita la “messa in sicurezza dell’area interna (atrio) al complesso edilizio soggetta alla presenza di crepe causa la persistenza/infiltrazione dell’acqua meteorica stagnante (non idoneo sistema di allontanamento delle acque meteoriche), e rifacimento delle coperture che determinano in alcune parti dell’immobile infiltrazione di acqua meteorica”.
Cosa accadrà, adesso? L’intenzione del Comune è quella di privarsi dell’immobile, anche vendendo singoli lotti.
“L’interesse alla vendita – sottolinea l’ex assessore Marina Salierno, non è tramontato, e l’amministrazione si prenderà un po’ di tempo per capire il da farsi. Se procedere alla lottizzazione oppure trovare altre soluzioni”. –