Parallelamente alle operazioni di cattura e traslocazione dei cinghiali avviate con grande successo dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia, con il Raggruppamento Carabinieri Reparto Parco Nazionale dell’Alta Murgia, l’ARIF e l’Università degli Studi di Bari e con la collaborazione degli agricoltori del territorio, continuano le attività di monitoraggio tramite stime di popolazione nelle aree boscate.
Solo ed esclusivamente da un dato tecnico-scientifico reiterato nel tempo si possono stabilire le corrette soglie di prelievo, in quanto il piano prevede una variazione possibile in un intervallo +/- 20%, a seconda dei monitoraggi che verranno fatti annualmente.
Il metodo, oramai applicato per 10 anni consecutivi, permette di tracciare un profilo nitido delle abbondanze nelle aree battute e più vocate alla specie.
Il censimento sarà fatto nei giorni 19-20-21-22 febbraio 2019 ed è realizzato in collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Reparto Parco Nazionale dell’Alta Murgia, l’Università degli Studi di Bari, i volontari e gli studenti.
«L’organizzazione e l’applicazione del piano di gestione richiede uno sforzo organizzativo non indifferente – afferma il presidente vicario del PNAM, Cesareo Troia – ma la volontà di collaborazione che tutte le componenti interessate stanno dimostrando è indice di nuove e importanti sinergie e di un comune intento per l’attuazione di coerenti strategie per la gestione della fauna selvatica considerando sempre il contesto naturale protetto in cui si lavora».
«Una svolta nel sistema di contenimento della specie che non ammette soste»: questa la direttrice del Consiglio Direttivo dell’Ente che, unanime, è convinto della direzione intrapresa. «Ed insieme ai censimenti, le azioni dell’Ente continuano con il contenimento con i CORRAL di oltre 20 mt. di diametro che ogni giorno catturano dai 3 ai 15 cinghiali e nella costituzione al Parco della “Consulta degli agricoltori amici del Parco” che hanno partecipato attivamente alla costituzione di un “task force” organizzata con il contributo operativo di ARIF che vede Università, Carabinieri forestali e operatori del settore insieme alle aziende amiche del Parco per affrontare e risolvere questa annosa emergenza», aggiunge il direttore del PNAM Domenico Nicoletti: «in questa direzione, proprio oggi al Parco è stato presentato il progetto esecutivo del macello mobile per la filiera pilota cinghiali/ovicaprini: da problema a risorsa, che partecipa al bando regionale della 16.2 sulla innovazione dei processi nel campo del benessere animale e qualità delle produzioni. Un vanto del Parco presentato con l’Istituto di Veterinaria dell’Università di Bari e le aziende amiche del Parco, che auspichiamo colga il plauso della Regione Puglia per una sua rapida attuazione».
Chiunque volesse partecipare al censimento deve iscriversi inviando una mail a censimentocinghialepnam@gmail.com entro le 14 di mercoledì 13 febbraio, allegando un documento di identità in corso di validità e il Curriculum Vitae, nel quale, oltre ad indicare i dati personali compresi di codice fiscale, devono essere descritte altre eventuali esperienze conseguite nell’ambito del monitoraggio faunistico.