Palagiano. Monte Sant’Angelo. Prima ancora Gravina, Foggia e Molfetta. Senza dimenticare le sparatorie di giovedì e sabato nella nostra città. E quelle di Conversano.
Dal foggiano al tarantino, insomma, è allarme sicurezza nella nostra Regione (come dimostrano gli uomini inviati dal ministro dell’Interno Angelino Alfano a Taranto) e anche da via Capruzzi hanno deciso di dare un segnale.
Il Consiglio regionale di ieri, infatti, ha dato il via libera a un ordine del giorno che «si pronuncia contro ogni forma di criminalità, rinnova la vicinanza alle comunità locali colpite da fatti di sangue e sollecita un fronte comune per la giustizia e la civile convivenza», si legge nel documento in questione.
«Che ha voluto raccogliere la preoccupazione dei cittadini per la recrudescenza di eventi criminali che ha investito la Puglia – ha affermato il presidente dell’assise regionale Onofrio Introna –. Il rispetto delle leggi deve distinguere una regione moderna come la Puglia e la sicurezza delle attività economiche e la serenità delle famiglie sono fattori di sviluppo sociale ed economico davvero imprescindibili».
L’ordine del giorno approvato all’unanimità impegna Roma nello scegliere misure di contenimento dei costi e di razionalizzazione dei servizi sul territorio senza operare tagli orizzontali e quindi senza mettere a rischio la capacità di contrasto ai fenomeni criminosi.
Chiaro riferimento, dunque, alla riorganizzazione del sistema delle forze dell’ordine che sta tenendo banco negli ultimi giorni.
Il documento dell’assemblea, infine, impegna la giunta regionale «a sostenere in ogni sede istituzionale il rispetto delle esigenze della comunità pugliese, che sollecita standard elevati di sicurezza, vigilanza e controllo».