La variante Delta è ormai dilagante e comincia a preoccupare seriamente l’intera Puglia.
Sono oltre 100 infatti i casi accertati sinora nella nostra regione.
Le ultime analisi dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata hanno scoperto altri 20 positivi alla variante che si sommano ai 91 accertati nei giorni scorsi. A questi andrebbero aggiunti i campionamenti degli ultimi giorni, specie quelli derivanti da un focolaio scoppiato in un campeggio estivo a Manfredonia che ha colpito 34 ragazzi, gran parte dei quali provenienti da altre regioni.
Ormai i tamponi positivi si dividono quasi equamente tra variante Alfa, ossia l’inglese, e variante indiana, la Delta appunto.
Se la percentuale del 50% fosse confermata anche nelle successive analisi, in programma per il fine settimana, significherebbe che la variante delta corre davvero veloce.
Gli esperti si augurano che la vaccinazione e il caldo estivo possano riuscire a contenerla, ma le notizie dagli altri Paesi non sono confortanti.
Come non lo sono le statistiche pugliesi. Se l’anno scorso in estate, la nostra regione contava tra gli 0 e i 10 casi giornalieri, ora i bollettini parlano di 30-40 positività riscontrate ogni giorno.
E si teme il peggio anche per gli assembramenti creati nelle varie piazze per festeggiare la vittoria dell’Italia negli Europei di calcio.
L’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, resta però ottimista: “Sarà molto difficile legare un aumento di contagi all’aumento della variante Delta, agli allenamenti della zona Bianca, o agli assembramenti di una sera. Sicuramente vedremo un aumento e da cosa è scaturito conta poco. Ciò che dobbiamo monitorare è che questo aumento dei casi non sia veloce e che soprattutto non coinvolga popolazioni debole”.
Per l’epidemiologo pugliese la chiave è sempre la stessa: la vaccinazione.
“Il vaccino è l’unica arma a nostra disposizione per sconfiggere il virus. L’arrivo di varianti più diffusive attacca soprattutto la parte di popolazione non vaccinata, mentre ha un impatto molto inferiore su quella parte già completamente vaccinata, per la quale i casi gravi che necessitano cure intensive sono in drastico calo. Superare 4 milioni di somministrazioni in pochi mesi, con un alto rapporto tra dosi consegnate dal Commissario e dosi somministrate in Puglia è sicuramente un ottimo risultato, ma occorre vaccinare presto e bene, recuperando soprattutto le classi di età più a rischio. In caso contrario, l’impatto sui sistemi sanitari che sono già stati messi a dura prova in inverno-primavera, potrebbe indurre le autorità all’introduzione di nuove restrizioni sociali”.