Domenica prossima, i cittadini dei quartieri 3, 4, 6 e 9 (secondo la
ripartizione stabilita dall’amministrazione comunale), saranno chiamati ad eleggere i consigli direttivi dei propri comitati di quartiere, i quattro che hanno già formato l’assemblea costituente e che
avrebbero dovuto votare già il 27 settembre, data poi rinviata di un mese.
I seggi allestiti saranno quattro, nell’atrio di Palazzo Gentile, aperti
dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Subito dopo ci sarà lo spoglio e la
proclamazione degli eletti, che saranno i nove che riceveranno più voti, il
primo dei quali diverrà presidente. Si vota per un uomo e per una donna, pena
la nullità della preferenza. Per votare basterà presentare un documento di
identità.
I seggi saranno composti da un presidente, un segretario e due
scrutatori, reclutati tra cittadini volontari residenti nei quartieri
interessati.
«Abbiamo insistito sui comitati di
quartiere perché in questo momento storico i cittadini esercitano la sovranità
in modo superficiale e sfiduciato, accrescendo la distanza tra governati e
governanti – ha detto l’assessore Mangini ai candidati presenti – Questo strumento potrebbe essere utile per
risolvere tanti difetti di comunicazione e favorire la partecipazione, di cui
oggi c’è tanta voglia, come emerge anche dal web e dai social network, dove nel
bene e nel male, ognuno vuole esprimersi e dire la propria. Non abbiamo grandi
ambizioni. È una prova molto importante, specialmente per voi che venite
chiamati a filtrare e a fare sintesi di tutte le istanze provenienti dai
cittadini del proprio quartiere, da quelle più piccole a quelle più grandi,
aiutando la gente a capire cosa può essere fatto e cosa no. Perché la gente va
educata anche in questo».
Esercitata la sintesi delle istanze, i comitati dovranno poi presentare
all’amministrazione idee per interventi che migliorino la vivibilità del
quartiere.
«L’amministrazione risponderà nei
suoi tempi, che ovviamente cercheremo di ridurre» assicura l’assessore, che
sottolinea la necessità che le istanze siano in armonia con lo sviluppo del
quartiere e della città: «Voi per me
siete testimoni di questa prova. Non vi siete fatti scoraggiare e l’amministrazione
vi sarà vicina».
Ieri, nell’aula consiliare di Palazzo Gentile, si sono presentati i candidati, in totale 47, di cui due sono i titolari di attività commerciali delle zone comprese nei suddetti quartieri. Unanimi i pareri, che evidenziano la volontà di
contribuire «a dar voce al territorio».
«Dobbiamo sentire la nostra città
come un lembo di casa nostra. Grazie a questo strumento, in futuro potrebbe
crearsi una generazione con più senso civico» spiega un candidato.
«È necessario creare una rete
affinché possiamo essere sentiti» è l’opinione di un altro.
Un altro, invocando la collaborazione dei cittadini dei quartieri
interessati, invita ognuno a dare il proprio piccolo contributo.
Non manca, infine, chi fa notare, con non poco rammarico, una nota
dolente: la scarsa presenza di giovani.