Nella sala
consiliare del Palazzo Gentile l’amministrazioneha incontrato ieri gli esercenti del
centro storico per discutere sul problema delle emissioni sonore serali, in virtù di alcune lamentele dei
cittadini. E’ stata presentata nelle linee guida un’ordinanza sindacale sperimentale in deroga alla legge.
« Siamo qui per
presentare un’ordinanza sindacale in deroga alla legge per le emissioni sonore
serali- ha dato il benvenuto il
vicesindaco Rosa Calò -. E’ dal ’95 che si tenta di stabilire una
legge con conseguente regolamento per la zonizzazione delle città secondo un
certo livello di decibel. Da quando è stata battezzata la rinascita del centro
storico bitontino, è sorto il problema della reazione non favorevole di alcuni
cittadini alla movida».
L’incontro
tra l’amministrazione e gli esercenti locali è così iniziato in risposta alle
tartassanti proteste di una fetta di
Bitonto che inizia a parlare di inquinamento
acustico.
L’amministrazione vuol venire incontro ai
bisogni sia dei lavoratori che dei cittadini.
Non essendoci una legge ben precisa
con conseguente regolamento, si cerca di trovare una via di mezzo per non
soffocare l’economia locale e non farla diventare un problema per la quiete
pubblica.
«Questa ordinanza punta al
buon senso e alla continua valorizzazione del nostro centro storico – ha
affermato l’assessore Mangini – . Per il bene della collettività e quindi
del singolo cittadino l’ordinanza agisce. Ha una premessa che cita quanto
accade nella città, oltre che le norme della legge regionale del 2012. Dal
lunedì al giovedì un massimo di 80 decibel è consentito fino alle ore 23, il
venerdì e il sabato un massimo di 100 decibel fino alle 24 e la domenica
sempre 80 decibel fino alle 23.30».
L’ordinanzaprevede che gli esercenti debbano consegnare entro dieci giorni al sindaco e al
comando della polizia municipale alcuni moduli. In quest’ultimi c’è la parte
dedicata all’anagrafica del locale, dove si esplicita la richiesta al primo
cittadino. Seguono la richiesta della deroga motivata, le dichiarazioni e in
allegato una piantina del locale.
Gli esercenti otterranno la deroga con il via
sia del sindaco che del comando della polizia municipale. Nella sala consiliare
era presente anche il tenente Paciullo,
che ha voluto precisare: «Il
problema delle emissione sonore è più che comune. E’ importante agire a regola
d’arte e giungere ad un accordo. E’ una questione solo di buona educazione.
Ognuno deve educare l’altro a capire le rispettive esigenze. Le regole vanno
rispettate e l’ordinanza va accettata come inizio e via di mezzo a tutti i
problemi. Per problemi di sicurezza sarà necessario rivolgersi al Dott. Oliva,
rappresentante della pubblica sicurezza locale».
I commercianti presenti
hanno mostrato iniziale disaccordoper l’iniziativa e gli orari imposti: «La
tendenza estiva prevede una maggiore affluenza in settimana dalle 22 in poi,
quindi questo che prevede l’ordinanza è controproducente. In certi locali la
musica è d’obbligo come attrazione giovanile. Sarebbe stato utile oggi un
riscontro con i cittadini, ai quali chiediamo maggior rispetto, educazione e
comprensione».
E ancora: « Cosa otterremo? La musica si abbasserà e il
brusio si moltiplicherà e non potrà essere bloccato».
Il vicesindaco ha invitato
gli esercenti a comprendere i reali motivi di questa ordinanza sperimentale che
verrà attivata dal 1 agosto al 30
settembre.
E ha sollecitato tutti ad aver pazienza, a collaboraree procedere a piccole dosi per il rispetto
dei diritti di ognuno.
In più è stato suggerito a ciascun esercente di
registrare l’andamento del proprio lavoro per apportare dati concreti come
testimonianza di questa grande rinascita del centro storico, che non va
bloccata e tuttavia deve rispettar la quiete pubblica.