Questa chiesa è situata poco fuori Bitonto su via Balice, la via vecchia per Bari, e sorse presumibilmente nel XVI secolo, sebbene le origini siano del tutto ignote. Di fronte alla chiesa si può vedere l’antica taverna di Giannicchio, luogo di sosta e di ristoro per i viaggiatori e posto di muta dei cavalli. Ad alcuni metri dalla chiesa si trova sulla sinistra un’antica cisterna adoperata in passato per l’irrigazione dei campi. Nei dintorni della chiesa e della taverna sparsi sul terreno sono visibili cocci di epoca medievale. La chiesa di Santa Maria di Costantinopoli ha una pianta rettangolare con la facciata in bugnato a corsi regolari. Nel corso dei secoli ha subito diversi rifacimenti facilmente individuabili, soprattutto i più recenti. Sull’ingresso principale architravato si legge un’epigrafe con il nome della chiesa e l’indicazione dell’anno 1541 in numeri romani. Potrebbe essere l’anno di edificazione o di qualche rimaneggiamento. Sul prospetto si trova una grande finestra murata, come l’ingresso principale, sproporzionata rispetto al portale che, insieme all’attuale porta d’ingresso, fu realizzata in epoca successiva. Grandi monofore laterali leggermente strombate, oggi tompagnate, assicuravano l’illuminazione dell’interno costituito da un unico ambiente con volta a crociera orami annerito e di fatto inaccessibile dato che l’ingresso e le finestre risultano murati da tempo innumerevole.
Nelle vicinanze sempre in località Balice vi erano altre chiesette oggi non più esistenti: Sant’Andrea citata in due documenti rispettivamente del 1141 e del 1273 e san Lorenzo de Fractis o di Baliscie o di Sterlichio o di Turlicchio citata in un atto notarile del 1527.
Pasquale Fallacara