“Dal Gargano a Leuca, passando per le città costiere della Bat e del Brindisino, con tappe lungo il litorale barese da Mola a Bari, da Giovinazzo a Molfetta, per spingersi all’interno e toccare Castel del Monte, Bitonto e Ruvo di Puglia”: ecco il tracciato pugliese della via Francigena, che ad ottobre prossimo potrebbe ricevere la certificazione ufficiale del Consiglio d’Europa. Un disegno che prevede un percorso di promozione e recupero di itinerari e beni culturali da valorizzare, a patto però che nessun territorio resti escluso, com’è accaduto per l’area jonica”. Così Domenico Damascelli, consigliere regionale della Puglia, nel corso dell’audizione odierna, in IV Commissione Turismo, del direttore del dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno.
“Il finanziamento che spetta alla Puglia ammonta a 800mila euro. Auspichiamo – prosegue Damascelli – il più ampio coinvolgimento e la condivisione di questo percorso con il mondo dell’associazionismo e degli enti locali. Sarebbe davvero grave non sfruttare al meglio il potenziale di promozione turistica e culturale della Via Francigena”.
“Ho ribadito in Commissione – aggiunge – che tutti questi sforzi saranno utili solo a condizione che si metta a sistema una rete efficace che renda fruibili tutti gli attrattori turistico culturali lungo il percorso tracciato, perché non ci si può affidare alla buona volontà di un sacrestano per aprire le porte di un duomo ai visitatori”.
“Bisogna creare e sostenere una rete che includa tutte le bellezze e le eccellenze, culturali e artistiche ma anche agroalimentari e artigianali, in modo da rafforzare il brand Puglia. Legare prodotti tipici ed espressioni del territorio – conclude Damascelli – è la strada vincente per un’efficace strategia di marketing territoriale”.