Dal Dott. Nicola Antuofermo, ex Assessore ai Fondi Strutturali, riceviamo e pubblichiamo.
E’ risultata abbastanza
ricca l’eredità ricevuta dall’attuale amministrazione comunale dalla precedente
nell’ambito dei fondi strutturali!
Tanto è vero che ogni volta che si parla delle opere
pubbliche realizzate con i fondi suddetti, dal 2012 ad oggi, il Sindaco, quasi
scusandosi, scarica ogni responsabilità sulla giunta precedente se qualcosa non
va bene.
Tale comportamento non è utile per nessuno in quanto, invece
di aprirsi ad un confronto con la cittadinanza, bolla gli argomenti dando per scontato
che nulla è perfettibile. Forse
dimentica che ciò che fino ad ora ha realizzato con la sua giunta, non è altro
che una piccola parte di ciò che ha ricevuto in eredità.
Nulla di nuovo è all’orizzonte, tranne l’ordinario,
considerato che quanto ultimamente proposto ed approvato con la relazione
triennale delle opere pubbliche è tutto da verificare sul campo, verifica che
sicuramente scivolerà sulle spalle della prossima Amministrazione.
Di ciò non bisogna scandalizzarsi ricordando che negli Enti
Locali esiste la continuità amministrativa e che è il tempo a scandire i fatti.
C’è da scandalizzarsi, invece, che quando si apre il
dibattito su qualcosa realizzata, tale forma di partecipazione democratica
viene subito bollata come un gesto di disperazione e come un motivo per aizzare
le folle (leggi la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 15 ultimo scorso).
Si è già capito che sto parlando del parcheggio realizzato
nella zona dell’ex tram su di un’area di circa 5000 mq., chiamato “Park & Ride”.
Il flop denunziato e oggetto di polemiche con un partito di
opposizione, ha bisogno comunque di molte precisazioni e chiarimenti senza i
quali non si capirà mai niente.
Mi permetto di riaprire il dibattito, visto che dalle parti
contendenti risulta già chiuso, in quanto il progetto di che trattasi, fino al
finanziamento definitivo è stato seguito con perseveranza dal sottoscritto in
qualità di assessore delegato al settore dei Fondi strutturali di diversa
provenienza, Comunità Europea – Regione ecc.
Per sintetizzare la questione mi permetto di chiarire alcuni aspetti al giornale, al sindaco e al capogruppo consigliare
del PD, quanto segue:
– Al giornale: non è vero che il progetto è un parcheggio di
scambio fra Via Messeni e Via Urbano ma è “un
parcheggio con formula park & ride e recupero funzionale di
viabilità urbana nel centro antico “ per un importo finanziato di un milione di
Euro; non è vero che risulta un grande vuoto di cemento al centro della Città
rappresentando invece un opera senza alcuna ombra di cementificazione; non mi
risulta che architetti ed ingegneri hanno avanzato dubbi per l’ubicazione anzi,
se si torna indietro ai tempi della contestazione del parcheggio sotterraneo di
piazza Moro, i tecnici si dichiarano contrari a quella ubicazione proponendo
aree più lontane dal centro della città; per completezza di notizia non ha
precisato che con il finanziamento ottenuto si è potuto ripavimentare il tratto
di strada che va dalla chiesa di san Gaetano fino alla chiesa di Santa Lucia,
compresa l’area antistante il Teatro comunale.
– Al
capogruppo del PD mi permetto di ricordare che non sono stati sprecati 800
mila euro, 330 mila di fondi comunali e 462 mila di fondi europei. Difatti i
330 mila euro furono spesi dal Comune per acquistare dal Demanio tutta l’area,
altrimenti sarebbe finita ai privati. Area che fa quindi fa parte del
patrimonio del Comune e che, in caso di variazione di destinazione urbanistica,
acquisterebbe un valore di oltre 5 milioni di Euro. E non solo, forse ha
dimenticato che i fondi comunali provenivano da un contributo ministeriale come
premialità per le buone prassi messe in atto dal Comune di Bitonto.Somma quindi
non distolta dalle normali risorse del Bilancio Comunale, essendo una
sopravvenienza attiva, ma guadagnata e reinvestita, per ora, in un’opera
pubblica che oltre al parcheggio ha dato la possibilità di ristrutturare la
terza arteria di ingresso al centro antico, da P.zza Cavour.Un investimento a
catena considerato che la bontà del progetto finanziato consisteva in un vero
intervento di mobilità urbana come previsto dalla Linea di intervento 7.1 per
l’Asse VII chiamata “Piani integrati di sviluppo urbano”. E di far notare anche
che proposte alternative non esistevano agli atti ne tantomeno la Regione
Puglia ci dava altre possibilità.
– Al
Sindaco invece faccio notare che non si è trattato di alcuna “frittata” ma di
una operazione di investimento di risorse ottenute in una progettazione
complessiva nell’interesse del patrimonio comunale e dello sviluppo urbano. A
cosa mira invece inveire contro un Partito che ha sollevato un problema, e cassare
la questione come gesto di disperazione di quel Partito? Sicuramente è un
comportamento strumentale che ha altri intendimenti.
E in tutto questo frastuono nessuna proposta si intravede e
questo è il fatto grave.
La proposta è stato a suo tempo fatta solo che nella contesa da
tutti è stata dimenticata.
A suo tempo fu constatato che la zona della villa Comunale
risultava la più inquinata rispetto al resto della Città a causa dei gas di
scarico delle migliaia di autovetture che circolavano o sostavano intorno a
quel perimetro in tutte le ore del giorno e della notte.
Si parlava di unico polmone di verde del nostro territorio.
Ma come poteva essere tale?
La risposta stava e sta nel progetto di cui si è
abbondantemente parlato.
Cioè vietare il parcheggio di ogni mezzo a qualsiasi ora del
giorno, tranne il tempo necessario per il carico e scarico delle merci per gli
esercizi commerciali, per entrambi i lati di Via IV Novembre, Via Centola,Viale
Giovanni XXIII a Piazza Partigiani d’Italia.
Ecco come, secondo il sottoscritto, veniva e viene risolto il
pieno utilizzo del “PARK & RIDE”
E’ anche per questo che il progetto fu ammesso a
finanziamento!
L’attuale Amministrazione perché attende ancora di attuare
quanto stabilito dalla volontà che si evince dagli atti posti in essere e da
eseguire?
Questa è la vera questione che sicuramente non può essere
risolta con i manifesti, le notizie imprecise e le offese politiche, ma solo con il dialogo e il
confronto fra tutte le parti interessate e prima di tutto con i cittadini.