Dal dottor Ettore Lomaglio Silvestri riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“Sono il nipote del colonnello medaglia d’oro Pasquale Lomaglio, cittadino onorario e Cavaliere di VIttorio Veneto, pluridecorato e invalido della Grande Guerra, della Guerra d’Africa, della Guerra di Spagna e della Seconda Guerra Mondiale, cittadino dei piú onorevoli della Cittá di Bitonto, di cui é stato fondatore della squadra di calcio negli anni precedenti la Prima Guerra Mondiale, e poi salvatore negli eventi che seguirono la firma dell’armistizio di Cassibile il 3 settembre 1943, a cui é stata intitolata una via viciniore al suo vecchio amico di infanzia il Generale Mirabella. Mio nonno, il colonnello Pasquale Lomaglio, ebbe undici figli di cui attualmente ne sopravvivono tre. Il primo di anni 97, Antenore Lomaglio, vive in Buenos Aires (Argentina) dal 1947, l’ultimo di anni 77 vive a Mantova, e la seconda é mia madre Rosa Maria Lomaglio di anni 88 (il 26 marzo) e vive con me in Bari. Della miriade di nipoti, pronipoti, trisnipoti ecc. (mio cugino Francesco Paolo Calamita é appena diventato bisnonno) chi piú si é interessato del ricordo del Colonnello sono stato io. C’é da dire che la figlia maggiore di mio nonno, Giovanna Iolanda sposó Michele Calamita, figlio del grande produttore di olio Calamita e zio dell’avvocato Michele Calamita, che é quindi mio cugino. Inoltre io ho vissuto dal 1984 al 1987 a Bitonto studiando presso la scuola Media CArmine Sylos con grandi professori come Nicola Pice, don Mauro Cotugno, il preside Nicola Delvino ecc.ecc. e avendo come educatore e poi grande amico don Ciccio Savino oggi Vescovo di Cassano allo Ionio. Ma la ragione per cui scrivo é duplice. La prima é che fra tre giorni saranno cinquanta anni dalla scomparsa di mio nonno e, a quanto pare, questo non importa praticamente a nessuno visto che il Comune non ha pensato nemmeno di fare una commemorazione per colui che ha salvato Bitonto (se ci fosse stato Antonio Amendolagine….) e che si é permesso addirittura che venisse tolta l’illuminazione perpetua alla modesta tomba dove é sepolto colui che antepose la Patria sempre a Dio e alla Famiglia. Chiedo quindi al Comune di Bitonto che deve molto ai Lomaglio (vedasi la lapide posta a palazzo di Corso VIttorio Emanuele, accanto alla sede del PD, dove é la scuola guida e dove si parla di Gaetano Dello Maglio antenato di mio nonno) di ricordare degnamente mio nonno e di permettere che la luce perpetua posta alla sua tomba ritorni ad illuminare il suo cammino eterno”.