Anche nella nostra città si spendono soldi tra slot machines, gratta&vinci, superenalotto e scommesse. Ma non quanto la maggior parte delle città appartenenti alla provincia di Bari, dove i giocatori puntano molto di più. È quanto emerge dai dati relativi al denaro speso dagli italiani nei giochi d’azzardo nel primo semestre del 2017, pubblicati la scorsa settimana da Il Sole 24 Ore. Nella città dell’ulivo scommesse, slot machines e simili hanno divorato più di 24 milioni di euro, con una media di 435,84€ puntati da ciascun bitontino, durante il primo semestre del 2017. Una cifra comunque inferiore rispetto alla media nazionale pro capite, pari a 610,3€.
Nella nostra provincia fanno meglio Poggiorsini (302,76€), Cassano delle Murge (373,10€), Grumo Appula (425,79€), Sannicandro di Bari (371,56€), Adelfia (363,13€), Toritto (294,80€), Rutigliano (366,15€), Alberobello (388,54€), Palo del Colle (297,73€), Capurso (376,88€), Valenzano (321,17€), Cellamare (158,98€), che risulta essere la più “virtuosa” della provincia.
La città più spendacciona è invece Casamassima, dove gli abitanti hanno puntato in media 1766,50€ a testa durante il primo semestre del 2017. La seguono Sammichele di Bari (1136,48€) e Putignano (1050,84€). Nel Comune di Bari invece la cifra di puntata pro capite si ferma a 736,03€, grazie a cui i giochi d’azzardo hanno incassato quasi 240 milioni di euro nel primo semestre del 2017.
Occorre precisare quanto segue: la cifra della raccolta si riferisce a tutti gli euro che vengono puntati. Ed è composta dalla spesa, ovvero dai soldi che i cittadini hanno effettivamente sborsato per giocare, e dalle vincite ripuntate.