“Ci volevano i giudici del TAR Puglia per fermare una vicenda, che poteva e doveva essere fermata dalla politica, perché – ricordiamolo – è stata la Città Metropolitana, governata dal centrosinistra, a resistere in giudizio contro il nostro Comune, sul provvedimento della stessa Città Metropolitana che avrebbe autorizzato l’insediamento della discarica Fer.Live a Bitonto, un atto che sicuramente avrebbe potuto avere, invece, un indirizzo chiaro da parte della politica, invece di fare lo scaricabarile. Chi oggi tenta di salire sul carro dei vincitori o non ha mosso un dito quando era vicesindaco metropolitano o non aveva alcuna autorevolezza”, inizia così il post del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Domenico Damascelli, commentando la sentenza TAR circa l’affaire Fer.live. “Adesso, se la società Fer.live dovesse fare appello al Consiglio di Stato, è fondamentale che i rappresentanti istituzionali, che governano l’ex Provincia di Bari diano degli indirizzi netti sulla vicenda. Così come sarà necessario che la Regione sia irremovibilmente contraria. E come fanno, oggi, vecchi e nuovi amministratori comunali e metropolitani di centrosinistra a rilasciare dichiarazioni populiste e intrise di demagogia che parlano di merito del sindaco Decaro? Ci vuole proprio una grande faccia di bronzo! Ma se proprio Decaro ha dichiarato e ha scritto che non poteva far nulla e che non poteva interferire con gli uffici (e non è cosi, perché le strutture amministrative hanno il dovere di osservare gli indirizzi dati dagli organi elettivi ed istituzionali)… Ma cosa c’entra Decaro con la sentenza dei giudici amministrativi? Ma quel Decaro, di cui i demagoghi dicono che addirittura “si sia messo contro gli uffici”, non è lo stesso che ha dato mandato ad un legale di resistere al TAR contro il Comune di Bitonto? Ma si possono raccontare ai cittadini tante bugie? Che indecenza politica!”, si stupisce l’ex rappresentante cittadino in Regione. “Ad ogni buon conto, risultato ottimo raggiunto grazie alla perseveranza delle associazioni ambientaliste e non, della cittadinanza attiva in favore del bene pubblico, per la salvaguardia dell’ambiente, che ha prodotto una sentenza della magistratura amministrativa che mette KO la Città Metropolitana. Noi vogliamo che questa battaglia, che non è ancora finita, la si continui seriamente senza alcun tentennamento, al fine di tutelare la salute dei cittadini, le nostre campagne, le produzioni di olio extravergine di oliva di qualità DOP e biologico da piantagioni coltivate proprio in quella zona, dove la Città Metropolitana ha autorizzato l’installazione di una discarica privata per lo smaltimento di rifiuti speciali”, conclude Damascelli.