La Regione Puglia ha acquistato tramite InnovaPuglia oltre 2,1 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale, ma sia le farmacie che gli studi dei medici di base ne sono ancora sprovvisti. Si ipotizza che entro il 15 ottobre possano arrivare i rifornimenti attesi, contro il piano della Regione che contava di far iniziare la campagna di vaccinazioni contro l’influenza stagionale dal 1 ottobre.
«Nonostante avevamo sollecitato -denuncia il dott. Gaetano Bufano, presidente bitontino dei medici di base– dalla scorsa estate la necessità di vaccinare più gente possibile, soprattutto gli over 60 e i pazienti a rischio, a tutt’oggi i vaccini non sono ancora stati distribuiti. Questo penalizza in modo particolare i pazienti perché per vaccinarli tutti in sicurezza, contando le regole del distanziamento sociale o i tempi per sanificare l’ambulatorio ad esempio, occorrono tempi maggiori. Per questo come categoria, stiamo sollevando la criticità».
Il rischio in cui si incorre per questo ritardo è rilevante sia perché il paziente diventa immune 15 giorni dopo la somministrazione del vaccino sia perché si riduce il tempo per organizzare la campagna.
«Non riusciremo a vaccinare in tempo dovuto, cioè due mesi, in quanto l’accesso all’ambulatorio è contingentato, programmato ed occorre seguire le indicazioni anti-Covid. Questo comporterà il fatto che ci saranno pressioni dai pazienti per vaccinarsi al più presto. Quello che fa più rabbia è che la motivazione di questo ritardo è solo dovuta al deficit organizzativo da parte delle Asl regionali. Come medici di base denunciamo questa cattiva gestione perché non vogliamo che la popolazione creda che questa criticità dipenda da noi. Non vogliamo essere accusati e ritenuti capri espiatori dai responsabili amministrativi».
Per di più agli studi medici verranno assegnate come prima trance solo 100 dosi di vaccino antiinfluenzale e contando che in media ogni medico debba vaccinare 400-500 pazienti «si rischia di interrompere prima del dovuto la campagna di vaccinazione. Vogliamo sapere almeno quando parte la consegna delle dosi di vaccino per poter calendarizzare gli appuntamenti per la somministrazione. Abbiamo bisogno più del 100% dei vaccini perchè in questi mesi la necessità è aumentata per via dell’emergenza sanitaria».