È morta ieri la professoressa Angela Teresa Labellarte, una figura storica della scuola bitontina, un punto di riferimento per la cultura della città, una colonna del nostro Novecento. Pubblichiamo due scritti significativi, che testimoniano la gratitudine degli allievi – firmato da l’ex sua studente Tiziana Loragno – e l’ammirazione dei colleghi – del professor Nicola Pice.
“Grazie Angela Teresa Labellarte!
Un mare di immagini, di ricordi, di storie attraversano il mio cuore in questo momento, a ricordarmi che non si è eterni.
Angela Teresa, sei stata una grande donna e per me una maestra di vita. E dire che avevo scelto il Liceo Linguistico, e che ho dovuto “ripiegare “ sul Liceo Scientifico, perché c’era un bravissimo Prof. d’Inglese, che sarebbe stato la mia consolazione.
I ricordi sono tanti. Mi viene in mente quella bellissima sensazione dell’attesa, non del voto, ma del “giudizio”, di quello che oggi chiamiamo “feedback”, per i temi in classe d’italiano.
Non vedevo l’ora di sapere cosa pensassi del mio tema, e mi scrivevi sempre sinceramente quello che pensavi. Come quando mi hai invitata a pensare in maniera diversa e ad avere maggiore compassione nei confronti di chi si era imbattuto nell’abuso di droghe (il tema chiedeva di analizzare un film ), tu che avevi una formazione cattolica a me che provenivo da un ambiente laico e di “sinistra”.
E l’ho fatto, poichè, nonostante i ruoli, gli scambi di opinioni erano piacevoli. E ricordo con simpatia che, nonostante fossi una brava studentessa (amante della letteratura italiana e della lingua e letteratura latina), mi mettevi sempre ½ voto in meno poiché non ho mai ricopiato un tema in bella copia (non ritenendolo necessario).
Sei stata un’ottima insegnante, ma questo lo sappiamo tutti, e mi hai fatto detestare D’Annunzio. E ci hai introdotto stupendamente alla letteratura del Novecento.
Su Pasolini no, non sono d’accordo, l’avrei approfondito.
E sorrido all’immagine dello schiaffo ricevuto a Firenze, per aver abbandonato la visita agli Uffizi per andare in giro con le mie compagne di classe.
Hai contribuito a formare la donna che sono oggi, te ne sono grata. Sei stata una libera pensatrice ed hai messo in discussione le tue idee politiche, nonostante mi abbia piu’ volte sottolineato che ero figlia di un comunista. Quel comunista che poi così pericoloso non era e il cui pensiero hai apprezzato in un’assemblea d’Isiìtituto.
Io cercavo solo un bravo insegnante d’inglese sulla mia strada e ho incontrato una maestra di vita.
Ti ho incontrata poi, dopo anni, come donna e non piu’ come insegnante, e mi hai chiesto di tradurre dall’inglese per la tua attività di volontariato con le ragazze nigeriane schiavizzate : mi sono accorta di quanto fossi forte, decisa e intraprendente e coraggiosa.
Resterai sempre nel mio cuore e nel cuore di molti,
Con affetto”.
“…scompare con la prof.ssa Angela Teresa Labellarte una fervida testimonianza di presenza operosa nell’ambito della vita civile ed ecclesiale della città, una donna di forte tempra e nutrita di grandi ideali, pronta nell’azione concreta tesa a rafforzare il tessuto sociale, coltivando dentro di esso un forte impegno educativo e culturale, sostenendo con generosità le fragilità e le marginalità, animando le alterne fasi del movimento cattolico col suo apporto intelligente e passionale, vivendo in pienezza una esistenza ricca di spiritualità e chiaro pragmatismo”.