Il primo articolo della mia rubrica è
dedicato a voi future mamme e all’evento da cui ha inizio il ciclo della vita. La
gravidanza è un momento di transizionein cui viene a consolidarsi l’identità femminile. Si parla di transizione
psicologica in quanto i nove mesi precedenti il parto preparano la donna
psicologicamente ad affrontare l’evento che segnerà un momento di svolta nel
suo percorso di vita. Parallelamente alla gravidanza fisica si verifica anche
una gravidanza psicologica.
In questi mesi la donna vive un evento psicosomatico che comporta cambiamenti
fisiologici e psicologici.
· Il primo
trimestre è un momento di shock e di improvvisa necessità di assestamento
sotto nuovi equilibri. Da un lato i veloci mutamenti ormonali e fisiologiciche da subito interessano il corpo femminile possono creare alla donna alcune
difficoltà come stanchezza, nausea, cambiamenti di umore, dall’altro la
delicatezza di questa prima fase della gravidanza non consente pienamente alla
donna di gioire dell’evento che le sta capitando. È relativamente frequente in
questo periodo assistere ad interruzioni spontanee e precoci della gravidanza.
L’ansia che si possa verificare
questa eventualità, accompagnata alla mancanza di segnali dal corpo che possano
far sentire la vitalità del bambino, sono elementi che accomunano la maggior
parte delle donne in questa fase. Vi sono poi le preoccupazioni circa lo stato
di salute del proprio bambino. Stati d’animo molto comuni sono la
preoccupazione che il bambino cresca nel modo adeguato, che non abbia malattie
genetiche, malformazioni o altre patologie.
· Il secondo
trimestre appare come un periodo nettamente diverso. Da un lato è possibile
rasserenarsi maggiormente circa l’eventualità di un aborto spontaneo e dunque
“concedersi di mentalizzare”
l’idea che si sta per diventare genitori. Dall’altro lato, anche lo stato
fisico della madre ritrova rinnovato benessere ed energia, che rendono questi
mesi della gravidanza come forse i migliori sia dal punto di vista fisico, che
psicologico. In questo periodo si assiste poi ad uno straordinario mutamento
nella psicologia materna. La percezione dei movimenti fetali dentro il proprio
corpo rendono finalmente “vivo e reale” il bambino. Questa costante
comunicazione intrauterina tra la madre e il bambino, fatta di scambi e di
percezioni, è una pietra miliare del rapporto psicologico tra i due.
· Nel
terzo stadio, il corpo della donna diventa sempre più “ingombrante”, la fatica
fisica si fa sentire e nella mente della donna diventa sempre più presente il
pensiero del travaglio e del parto. Mentre molte donne vivono questa attesa
con naturalezza e come parte fisiologicamente integrante del processo, altre
donne soffrono di una vera e propria ansia all’idea di provare dolore, perdere il controllo del proprio corpo,
essere ospedalizzate o provano paura all’idea che il proprio corpo possa essere
trasformato o lacerato in modo irreversibile. In questo caso i corsi di preparazioneal parto sono fondamentali sia per dare nozioni pratiche utili a sedare il
senso di angoscia o preoccupazione, sia per avvicinarsi psicologicamente per
tempo a questo evento.
Spero che questo articolo abbia rassicurato
e chiarito le idee a molte lettrici, per qualsiasi dubbio, curiosità non
esitate a scrivere a rubriche@dabitonto.com.