Presso l’Auditorium “Tina Clemente” dell’ITES “Vitale Giordano” di Bitonto il 17 dicembre u.s. si è tenuto l’incontro “CyberBullismo e Cybersicurezza: conoscerli, prevenirli e contrastarli” organizzato dal Prof. Cosimo Di Cosmo, docente d’informatica dell’Istituto e membro del consiglio direttivo di AICA-Puglia.
Sono intervenuti il Dirigente Scolastico prof. Francesco Lovascio, il Presidente Aica Nazionale Dott. Renato Marafioti, in collegamento da Milano, il Presidente Aica Puglia Dott. Angelo Grana, il Vice Questore Andrea Carnimeo della Polizia Postale e il Vice Ispettore Antonio Melcarne della Questura di Bari, Servizio Anticrimine Minori.
Il dirigente dell’ITES “Vitale Giordano” ha avviato i lavori sottolineando ai partecipanti gli innumerevoli rischi a cui si è esposti se si fa un uso superficiale e non corretto dello smartphone, strumento affascinante da un lato, ma al tempo stesso pericoloso dall’altro. Il Presidente Nazionale Aica ha evidenziato quanto questo fenomeno, spesso sottovalutato soprattutto dagli adulti, sia, purtroppo, tristemente attuale: le statistiche mostrano come il cyberbullismo nell’ultimo decennio sia diventato la terza causa di perdite di giovani vite.
Il Presidente Aica Puglia A. Grana ha, poi, proiettato una serie di documenti e di video toccanti, ripercorrendo la storia di questo problema partendo dalla prima vittima di cyberbullismo riconosciuta in Italia, Carolina Picchio, che con il suo gesto estremo ha “scoperchiato” un mondo sommerso. Il Vice Ispettore Melcarne ha approfondito l’aspetto normativo soffermandosi sulla legge 71 del 2017, recante disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, dedicata proprio a Carolina Picchio, sottolineando i rischi penali ad essa connessi. Questa legge è il frutto del lavoro incessante del padre di Carolina che da quel tragico gennaio del 2013 ha impiegato tutte le sue forze per fare in modo che il sacrificio di sua figlia non fosse inutile e che le generazioni future potessero avere il diritto ad una “navigazione sicura, positiva e libera”. Il Vice Questore Carnimeo prima di salutare i presenti ha lanciato un messaggio invitandoli a denunciare qualsiasi atto di cyberbullismo o, in generale, di bullismo di cui possano essere vittime o testimoni, ad un adulto, che sia un familiare o un docente e, a seguire, alle forze dell’ordine. Solo così si potrà mettere fine a continue vessazioni prima che la situazione degeneri, certi che possano avere tutto il supporto possibile sia dagli adulti coinvolti che dalle associazioni pronte a prendersi cura delle vittime e dei loro familiari. Il Vice Questore, allo stesso tempo, ha lanciato un monito agli adulti affinché vigilino maggiormente e promuovano un uso consapevole dei dispositivi digitali.
L’incontro ha smosso profondamente le coscienze dei presenti, ragazzi ed adulti. Quello del 17 dicembre è stato il primo di una serie di seminari su questo tema dedicato agli studenti della comunità scolastica bitontina, perché l’unica arma che la società ha a disposizione per arginare il fenomeno dilagante del bullismo e/o cyberbullismo è quella di un lavoro sinergico tra scuola e famiglia così che nessun ragazzo possa più ripetere le parole scritte da Carolina nella sua lettera di addio: “le parole fanno più male delle botte”.