«Quando si vuole un matrimonio, bisogna mettere tutto in
discussione. Punto per punto».
A pochi giorni della lettera della
maggioranza di governo, che sancisce di fatto l’apertura di un confronto tra
tutte le forze di centrosinistra dopo 5 anni di dissidi vari, Biagio Vaccaro,
segretario cittadino del Partito democratico, vuole mettere i puntini sulle i.
Già, perché se da Palazzo Gentile il
messaggio chiaro è sì al dialogo, ma nessuno tocchi il programma e la giunta,
dalla “Pescara” non fanno una piega e replicano ok al confronto, ma si discuta
di programmi nuovi e uomini nuove e, soprattutto, nessun appoggio al sindaco
Michele Abbaticchio al Consiglio metropolitano di fine settembre.
Già, perché da corso Vittorio Emanuele
nessuno intende disconoscere il documento lanciato al primo cittadino e alla
sua coalizione poco meno di un mese fa (http://www.dabitonto.com/news/r/pd-e-forze-di-centrosinistra-che-sostengono-abbaticchio-tutti-insieme-appassionatamente/3763.htm).
«La risposta della maggioranza è
positiva per quanto riguarda la volontà di dialogare – spiega Vaccaro al
“daBITONTO” – ma non si fa molto riferimento alle nostre richieste. Io posso
capire che l’impianto del programma sia intoccabile, ma quando ci si apre a una
forza che fino ad ora è stata all’opposizione è naturale che tutto deve essere
messo in discussione, specie nella parte riguardante la tassazione e
l’urbanistica».
Stesso discorso per un restyling di
giunta, perché «un tentativo di condivisione, anche amministrativa, deve
anche consistere nel mettere la palla al centro e verificare le nuove figure,
visti gli scontri che abbiamo avuto con alcuni assessori».
Visti i presunti veti della maggioranza,
il dialogo allora muore ancora prima di iniziare? «Io non voglio vederla
come una chiusura totale – prova a pensare positivo il segretario
democratico – ma come un aspetto che non è stato ben spiegato. Se poi sarà
un no assoluto, devono spiegarci bene i motivi».
Dal Partito democratico invece il no
assoluto è per l’appoggio al sindaco Michele Abbaticchio (se mai dovesse
candidarsi) al Consiglio metropolitano. «Il Pd farà una propria lista per
questa elezione – spiega Vaccaro – e noi ovviamente inseriremo qualcuno
del nostro gruppo consiliare. Abbaticchio? Non penso abbia intenzione di
presentarsi, ma se mai dovesse farlo vorrei soltanto ricordare che, nell’ambito
della Città metropolitana, c’è già ampio spazio per i sindaci perché c’è la
conferenza dei sindaci metropolitani e poi il Consiglio. Impegni forse troppo
gravosi da sopportare per un primo cittadino e meno, magari, per un semplice consigliere».
Diverso il discorso, invece, per le
Regionali. Ma anche qui il punto di partenza è sempre il documento di metà
luglio. «Noi stiamo già lavorando per inserire un nostro candidato nelle
liste del Pd – conferma il segretario – anche se non si sono fatti nomi,
ma è chiaro che quando verrà individuato lo proporremo anche alle altre forze
politiche di centrosinistra per trovare un’ampia condivisione».
Già, ma come spiegare tutto questo alla
cittadinanza, dopo due anni di battaglie in Consiglio comunale? “La vera incoerenza
è solo quella di avere un centrosinistra che governa e uno che sta all’opposizione”
taglia corto Vaccaro.