Altro scossone, in realtà prevedibile, a Palazzo Gentile.
Qualche
minuto fa, infatti, durante la seduta del Consiglio comunale ancora in
corso, Michele Daucelli, assessore al Bilancio e al Patrimonio, ha dichiarato
che a fine seduta rimetterà nelle mani del sindaco le sue deleghe. Il sindaco consulterà
la coalizione per decidere se silurare l’assessore o no.
La decisione è scaturita dall’invito del consigliere D’Acciò a “riflettere sulla sua
posizione nell’ambito dell’amministrazione” dopo l’abbandono, insieme a Emanuele Sannicandro, della
lista “Insieme per la città” e la coalizione a sostegno di Michele Abbaticchio per accasarsi nella coalizione di
centrosinistra formata da Partito
democratico, Laboratorio, Governare il futuro, Partito socialista e Sinistra
italiana. (http://bit.ly/2kbvJkY).
Sotto accusa della maggioranza anche le “dichiarazioni della lista
diffuse dalla stampa”, per Daucelli in realtà mai rilasciate.
L’assessore ha precisato di essere in Consiglio comunale perché
relatore di una determina e per chiarire la sua posizione e per consegnare al
Segretario Generale la relazione del suo operato di 4 anni e 8 mesi.
Ha inoltre ricordato di aver “rispettato bilanci, patti di
stabilità. Avevamo debiti fuori bilancio di 12 milioni di euro. Ora Siamo stati
considerati Comune virtuoso. Rivendico internalizzazione tributi, regolamento
centro antico, polo tecnologico. Io rivendico mio lavoro con mio gruppo
consiliare, sempre presenti. Ad eccezione della scorsa settimana, non abbiamo
mai fatto assenza in consigli. Abbiamo rinunciato a posizioni, sempre avuto
senso di responsabilità. Ho basato tutto sull’amicizia, anziché sulla politica.
Abbiamo sempre cercato di mediare, anche accettato decisioni che a noi non
stavano bene. Sono stato io a recarmi all’Agenzia delle Entrate per il
risolvere la situazione verificatasi dopo l’avviso di accertamento di 300mila
euro. Lascio agli atti relazione del nostro lavoro”.