Dal consigliere Francesco Toscano riceviamo e volentieri pubblichiamo
Un pensiero sulle primarie del PD
In questi giorni tanto si parla delle primarie del PD.
Non essendo iscritto al partito, una sorta di discrezione mi ha impedito di riportare una mia umile riflessione al riguardo.
Tuttavia oggi mi pongo una domanda: è proprio vero che le primarie sono l’unico strumento per riavvicinare i cittadini alla politica, che vive prigioniera di vecchi schemi e di dinamiche discutibili?
Come le primarie potrebbero rispondere positivamente ai grossi problemi da sempre irrisolti e come potrebbero coinvolgere i cittadini capaci di attivarsi con senso di cooperazione per una scelta giusta del candidato sindaco?
Le primarie non porterebbero a nulla se si cercasse di accaparrarsi il voto e la fiducia dei cittadini al solo fine di occupare la poltrona più ambita a Palazzo Gentile.
Non basta averle promosse, se poi manca un’occasione di incontro e confronto tra gli iscritti e i simpatizzanti, se non si stimola una gara aperta e trasparente nella quale i candidati si fronteggino con passione e soprattutto con lealtà.
D’altro canto come è comprensibile l’avversione verso chi fa una politica vacua, così
occorre dare fiducia a chi si candida se i suoi progetti e le sue idee vengono espressi con grande senso di responsabilità, cosa che molto spesso non accade.
Gli elettori voteranno comunque un cervello pensante piuttosto che un candidato che elargisce promesse che non manterrà.