A nome mio
personale e dei cittadini elettori bitontini che rappresento, esprimo incondizionata
solidarietà a Vito Schiraldi e alla testata televisiva PUNTO TV il quale veniva
censurato durante il consiglio comunale di ieri 26 febbraio ad opera del
capogruppo di SEL e di tutti i consiglieri di maggioranza che lo hanno avallato
nella richiesta di censura.
Cosa i cittadini
non avevano il diritto di sapere e di vedere?
Un avvenimento
senza precedenti che macchia la storia politico-amministrativa della nostra città
ad opera di esponenti di una amministrazione che aveva dichiarato di volere
trasformare il palazzo comunale in un GAZEBO costantemente aperto a tutti.
In un Paese
democratico la stampa non può e non deve essere soggetta ad autorizzazioni o
censure (art. 21 della Costituzione).