Si è conclusa domenica la due giorni “Strumenti di buona politica per servire la comunità”, organizzataa Bitonto dall’associazione nazionale Idee Comuni. Due giorni di convegni e workshop per apprendere buoni strumenti e buone pratiche per gli amministratori locali.
Diversi sono gli ospiti intervenuti nella storica cornice di Palazzo Vulpano. L’architetto Tommaso Massarelli, docente alla seconda Università degli Studi di Napoli ed ex assessore all’Urbanistica, durante la giunta Valla, ha parlato, insieme ad Angelo Paletta, esperto in fondi europei e progettazione comunitaria, di progettazione e pianificazione del territorio nell’ottica della realizzazione del bene comune e della Smart City.
Il Segretario del Comune di Bitonto Salvatore Bonasia, invece, ha spiegato l’importanza della trasparenza e della legalità, nell’azione amministrativa, quali antidoto contro la corruzione, mentre di marketing territoriale per favorire cultura, turismo e attività economiche hanno discusso Gaetano Filograno, docente in Diritto privato del turismo e beni culturali, presso l’Università di Bari,e Livio Terilli, docente di Marketing Turistico e Rurale ed esperto in comunicazione e strategia di impresa.
A chiudere la prima delle due giornate è stato l’incontro sul buon governo del territorio al servizio della collettività, in cui si è posta l’attenzione sulla figura del sindaco e sul suo difficile ruolo di amministratore più vicino ai problemi della cittadinanza, ma con sempre meno strumenti per far fronte alle istanze della comunità amministrata.
Oltre a Domenico Damascelli, consigliere comunale di Forza Italia e consigliere nazionale nell’Anci, e Andrea Volpi, consigliere metropolitano di Roma Capitale, sono intervenuti diversi sindaci, per raccontare la propria esperienza e per ribadire la necessità di più strumenti in mano al primo cittadino: Guido Castelli (Ascoli Piceno), Tommaso Scatigna (Locorotondo), Domenico Conte (Palo del Colle), Francesco Crudele (Capurso), Giuseppe Del Zotto (Binetto), Vito Depalma (Ginosa).
Maggiori risorse e poteri per il primo cittadino e per il Comune sono le ricette invocate da tutti i relatori, perché, come ha sottolineato Conte, «quello del sindaco è un ruolo importante ma difficile. È il primo punto di riferimento dei cittadini. È a lui che questi ultimi si rivolgono per raccontare i propri problemi. E spesso il sindaco è tenuto a prendere anche decisioni che vadano contro quella che è una mentalità diffusa. Basti pensare all’avversità verso le strade pedonali, motivata dalla convinzione che danneggino il commercio».
«Eppure, nonostante sia l’istituzione più vicina al cittadino, spesso la capacità dell’amministrazione comunale di agire è ostacolata da una burocrazia che impedisce di spendere per garantire servizi. Sul comune pende una spada di Damocle che si chiama Patto di Stabilità» aggiunge il primo cittadino di Capurso, lamentando l’assenza di strumenti idonei per far fronte a diverse esigenze della comunità e invocando maggiore compattezza tra i sindaci che, attraverso l’Anci, dovrebbero rivendicare maggiore attenzione da parte dela politica nazionale: «Nei comuni ci sono persone validissime in entrambi gli schieramenti. Dobbiamo essere più bravi e compatti, anche a livello trasversale, per farci capire nei tavoli opportuni e per dire che, se proprio si deve tagliare, si dovrebbe farlo sugli enti intermedi come la Regione. Non si può continuare a spremere i comuni, mettendoli in condizione di tagliare i servizi, soprattutto in questo momento storico difficile per la politica».
Sull’importanza di cooperare e fare rete con gli altri amministratori locali ha invece puntato il consigliere romani Volpi.
L’ultima delle due giornate, prima della consegna degli attestati, è stata dedicata all’importanza di una comunicazione che sia efficace, svolta attraverso i media, i social network e l’interazione diretta con la gente. A parlarne è intervenuto Massimo Martini, esperto di comunicazione e consulente di marketing e d’immagine.