Vi è mai capitato di andare da un parrucchiere e di
portare un paio di forbici per farvi tagliare i capelli?
O di regalare frutta al vostro fruttivendolo di fiducia da cui andreste dopo
due ore a comprare la stessa merce?
Molto probabilmente no. O forse si, se il parrucchiere o il fruttivendolo di
turno sono amici con cui scherzare.
Sicuramente non sono mai capitati episodi simpatici del genere ad un’anziana
signora di Bitonto, che però potrà raccontare ai suoi nipoti un’altra vicenda
ben più surreale di cui è stata protagonista sabato.
Dopo essersi tagliata il labbro, l’anziana signora perde copiosamente sangue e
per una adeguata medicazione, considerata l’età avanzata, i suoi familiari
ricorrono al Punto di Primo Intervento dell’ospedale di Bitonto.
Qui, però,
succede l’incredibile.
Il personale medico presente, infatti, non riesce a trovare il cotone emostatico per curare l’anziana – che continua a perdere sangue – ed invita i familiari a spostarsi su Bari per le
cure del caso.
La nuora della donna non si perde d’animo, corre alla farmacia più vicina,
acquista il cotone emostatico e lo porta al Punto di Primo Intervento dove l’anziana
viene finalmente soccorsa adeguatamente parecchio tempo dopo il suo arrivo.
“E’ assurdo ciò che ci è successo, che senso ha mantenere aperto il Punto di Primo Intervento se manca anche il materiale per la medicazione?”, sottolineano arrabbiati i familiari della donna.
Fortunatamente, si trattava di una sciocchezza e questa mancanza non ha
determinato alcun effetto deleterio sulla paziente.
E se un giorno si presentasse qualcuno che avesse bisogno di una iniezione urgente e
mancassero le siringhe?
Se un giorno si presentasse qualcuno con un taglio
profondo e mancassero i punti di sutura?
E se un giorno si presentasse un paziente bisognoso di cure e mancasse l’ospedale?
Pardon, quella è la realtà: anche se c’è una struttura, in effetti, di ospedale
non c’è proprio più nulla.
E di primo soccorso/intervento ancora meno, considerato il fatto che probabilmente tra poco ci sarà bisogno di portare da casa anche il mercurio cromo.
I vertici dell’Asl riflettano su come hanno ridotto la sanità in una città di 60mila abitanti.