Rifiuti,
strutture sportive, cimitero, mensa e arredi scolastici, segnaletica
orizzontale, fogna nera, questione “Anna De Renzio”.
Le
interrogazioni e le interpellanze di ieri hanno messo sotto torchio
la giunta (anzi, una minima parte dell’esecutivo cittadino) per oltre
4 ore e sono state incentrate per lo più sulle questioni e sui
problemi più conosciuti.
Non
tutte le richieste hanno avuto risposta, e non sono mancati momenti
di tensione. Tutta colpa di alcuni assessori che, a detta
dell’opposizione, non avrebbero a cuore i problemi della città.
Interrogazioni/parte
1. Giunta quasi assente e le votazioni misteriose.
Si
parte è c’è subito qualcosa che non va. Alle 9.35 la giunta,
chiamata a rispondere alle domande dei consiglieri, non c’è.
Presenti sono soltanto il sindaco Michele Abbaticchio e il
vicesindaco Rosa Calò, e di lì a poco arriverà anche Incantalupo.E gli altri? Inizialmente nessuno sa che fine hanno fatto, e la
circostanza non passa inosservata all’emiciclo, ma sopratutto ai
forzisti Carmela Rossiello e Domenico Damascelli, che non le mandano
certo a dire. L’ex vicesindaco, in particolare, chiede allora di
sospendere i lavori fino all’arrivo degli assenti. Il sindaco propone
di andare avanti, “avallato” da Gaetano De Palma, ieri presidente
dell’assemblea (ne è vice presidente) vista anche l’assenza del
vicario Francesco Paolo Cuoccio.
Prove
generali di quello che potrebbe succedere tra qualche giorno? Nel
frattempo, Francesco Paolo Ricci (Pd), stigmatizza il comportamento
del compagno di partito.
Chiaro,
allora: avranno anche “acquistato” Francesco Rutigliano, ma l’aria che tira
in casa del Partito democratico non è per niente salubre.
La
proposta di Damascelli è messa ai voti e qui accade qualcosa di
incredibile. La prima votazione vede dieci favorevoli e altrettanti
contrari. Si rivota. Dopo due minuti, altro esito: dieci i sì e 11 i
no.
Nel
frattempo si viene a sapere dove sono i “ministri”: Fioriello è
in ritardo, Scauro in sala operatoria, Daucelli fuori Italia per
motivi personali, Parisi al Politecnico per il Centro tecnologico,
Mangini impegnato per un progetto da due milioni di euro rientrante
nel Sac, e solo lui non si presenterà mai in aula.
Interrogazioni/parte
2. Le domande dei consiglieri.
Il
primo interrogante è Francesco Toscano (Udc), che chiede lumi sui rifiuti nel
centro storico, specie accanto agli esercizi commerciali, sul
trasferimento di alcune aule della De Renzio all’Itt,
sull’allagamento di via Abbaticchio.
Christian Farella (Gruppo Misto), invece, vuole sapere se sia possibile attuare il
baratto amministrativo, quando verranno rifatte le strisce pedonali e
tutta la segnaletica orizzontale, se è previsto un intervento a
breve su via Repubblica, e che fine abbia fatto l’Aro.
Il
consigliere, poi, sottolinea che «non
ho mai fornito supporto né politico né professionale al corso di
formazione promosso dall’assessore Giuseppe Fioriello e dalla sua
azienda».
Rossiello
si concentra su Incroci sociali, sulle tariffe delle famiglie per la
mensa scolastica (alla fine si scoprirà che la delibera di luglio
era sbagliata, e settimana scorsa ne è stata fatta un’altra), su
come sono assegnati i loculi al cimitero (bel quesito, ma le risposte
non ci sono), sull’assistenza specialistica nelle scuole.
Giuseppe Maiorano (Lista Intini) ha sempre il pallino del regolamento del teatro che
non viene attuato, e sulla presunta disparità di trattamento
economico per chi ha preso parte alla “Bitonto estate”.
Ricci
si concentra sugli allagamenti in più parti della città, e se sia
possibile fare trivellazioni in alcuni punti; se è stato chiesto
all’Enel un risarcimento dopo l’amichevole mancata Bitonto-Bari; se
per l’ex assessore Domenico Nacci ci sia un atto che certifichi la
sua consulenza esterna in materia di Sport; quando si vuole sistemare
le aree verdi degradate attorno alle scuole, le sorti della fogna
bianca, e gli atti di assegnazione dei loculi.
De
Palma (Pd) ha contestato il clima da caccia alle streghe che si sta creando in ordine ai controlli contro il fenomeno del caporalato, perché spesso nella rete degli ispettori finisce anche chi con questo fenomeno non c’entra niente;
controllo del traffico veicolare su arterie stradali come via
ammiraglio Vacca o quelle di accesso alle frazioni, i frequenti
allagamenti a Bitonto e Mariotto.
Francesco Gala (Psi) segnala, invece, che via Palo con il ponte è diventata un
autodromo, e vuole sapere se i lavori in piazza Marconi hanno ben
presente la fermata dei pullman, e lumi sulla questione “De
Renzio”.
Franco Natilla (Pd) sollecita un Consiglio monotematico sulla questione Maria
Cristina di Savoia, e soprattutto «perché Pasquale Castellano
partecipa agli incontri del Consiglio di amministrazione e a quelli
con i sindacati, e a quale titolo». Si
domanda se chi ha in manutenzione le strutture sportive faccia
effettivamente quello che deve fare.
Cimitero
e segnaletica verticale sono all’attenzione anche di Vito Labianca (Adc).
Chiude
il cerchio Damascelli, che sollecita un intervento di pulizia e di
illuminazione in via Patierno, via Balice e via Catino; pone
attenzione su quello che sta accadendo nel parco Lama Balice; attacca
l’amministrazione sulle biciclette assegnate dall’assessore regionale
Guglielmo Minervini (sarà il vicesindaco a rispondergli), e pretende
un ufficio decente e dignitoso per gli agricoltori, «perché
non è possibile che per avere un libretto bisogna attendere quasi un
mese». L’assessore Incantalupo
gli dà ragione.
Interrogazione/parte
3: le risposte.
Alcune
risposte arrivano. Per i lavori di via Repubblica si dovrà attendere
al massimo una settimana. L’Aro dovrebbe partire il 1°novembre. Per
la questione fogna bianca, per mettere la città a nuovo servirebbero
6-7 milioni di euro, «ma nel frattempo – spiega
il primo cittadino – c’è il progetto definitivo per la
fogna di viale Giovanni XXIII, per quella all’incrocio tra tra via
Verdi e corso Vittorio Emanuele che costerà 9mila euro, per quella
della zona di via Santo Spirito». «Sulla questione cimitero –prosegue – l’anno
prossimo dovremmo iniziare a sbloccare l’appalto in base al progetto
definito dalla precedente amministrazione, e che ci consentirà di
ricavare loculi a piccoli lotti. Sulla questione rifiuti, presto
avremo altre 60 videocamere di sorveglianza in più».
«Sul
caporalato – afferma
Incantalupo – ci siamo attivati ma per fortuna Bitonto è
toccata poco da questo fenomeno, anche se è deprecabile il comportamento degli ispettori. Sulle strisce pedonali, invece, ben
presto si interverrà».
Terminate le
interrogazioni, l’assise ha votato all’unanimità un ordine del
giorno urgente portato proprio dal titolare all’Agricoltura con il
quale si chiede agli organi preposti di prorogare i termini per il
pagamento dei contributi previdenziali a carico dei coltivatori
diretti.