Da Dino Tafuto, segretario di Rifondazione comunista, riceviamo e pubblichiamo. “Checco Zalone docet: ma sono del mestiere questi? Egregio direttore del Dabitonto, sono qui a breve giro di posta, nuovamente ad importunarla attraverso uno scritto del partito che rappresento per significarle alcune doverose controrisposte necessarie ad un articolo apparso sulla sua testata giornalistica in risposta ad un mio precedente. Senza mezzi termini entrando nel merito della questione, sono anche qui a ringraziare i Tecnici che nel predetto articolo hanno voluto avvalorare, confermando in maniera esplicita l’espianto di diversi Lecci secolari e delle sedute senza spalliere. Va detto anche, che l’articolo in questione parlava di piazze completate ed in via di completamento, che hanno suscitato nell’opinione pubblica un rigetto dovuto alla scarsa funzionalità e fruibilità delle stesse. Sembra che il mischiare le razze (le piazze), abbia urtato la suscettibilità dei Tecnici dal momento in cui si parlava di rendita amministrativa ed indi di continuità amministrativa. Va da sé, però che il punto dolens di questa storia che ha ragioni profonde altro non é, come sentenzio’ la Cassandra Saverio Martucci “a BITONTO manca la politica”. Come è possibile che ad un partito politico sia pur piccolo come Rifondazione comunista che pone delle domande che riguardano la comunità, si risponde nascondendosi dietro un parere tecnico non richiesto, non dovuto, non opportuno in quanto i Tecnici non hanno chiesto i voti ai Bitontini. P.s. Grande Checco Zalone”.