L’11 giugno di quaranta anni fa fu una data indimenticabile per gli eredi della tradizione del comunismo italiano. In quel giorno del 1984, morì quello che è stato tra i segretari più carismatici del Partito Comunista Italiano, Enrico Berlinguer. Colpito da un ictus il 7 giugno, mentre era impegnato in un comizio per le europee a Padova, in Piazza dei Frutti, morì quattro giorni dopo.
Ai suoi funerali, il 13 giugno, una nutrita delegazione di Bitonto gli rese omaggio, partecipando al grande corteo. A testimonianza della partecipazione bitontina ai funerali dell’amato segretario comunista, il documentario “Ciao Enrico”, pubblicato in Vhs dal quotidiano “l’Unità”.
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Nonostante il lutto, dal punto di vista elettorale, quelle elezioni furono positive per il Pci. Anche a causa dell’eco per la dipartita di Berlinguer, le europee segnarono una grande vittoria del partito di sinistra. Furono, infatti, le elezioni in cui il Pci “sorpassò” la Dc, per la prima ed unica volta in un’elezione su base nazionale. Si affermò come primo partito, conquistando più voti e seggi dei democristiani, risultato che, se pur sfiorato, non era mai stato raggiunto prima di quell’anno.
Le europee del 1984 si svolsero tra il 14 e il 17 giugno (16 e 17 in Italia). Rispetto alle precedenti consultazioni, nell’84 furono coinvolti anche i greci, dopo l’allargamento balcanico dell’Europa Unita. Le elezioni furono vinte dal gruppo Socialista che conquistò 130 seggi (17 in più rispetto a 5 anni prima), superando il Partito Popolare Europeo che ne ottenne 110.
Il Pci raggiunse, infatti, il 33,32% dei voti, sorpassando, se pur di poco, la Dc, ferma al 33,02%. Il Psi raggiunse l’11,20%, il Msi il 6,48%, liberali e repubblicani, in lista insieme, raggiunsero il 6,11%, il Psdi il 3,46%, il Partito Radicale il 3,42% e Democrazia Proletaria, infine, l’1,42%.
Anche il voto bitontino non segnò risultati migliori per la Dc. Fu, infatti, sempre il Partito Comunista ad ottenere più voti, raggiungendo il 36,26% (con 9239 suffragi), mentre la Democrazia Cristiana si fermò al 27,61% (7035). Terzo partito più votato, il Movimento Sociale Italiano raggiunse l’11.92% (3036). Il Partito Socialista ottenne l’11% (2860), il Psdi il 5,98% (1524), i radicali il 3,22% (820). Liberali e repubblicani raggiunsero il 2,54% (648), mentre Democrazia Proletaria si fermò al 1,04%.