Disco verde al piano triennale contro la corruzione.
La giunta comunale bitontina, infatti, ha dato il via libera al piano triennale 2014 – 2016 per la prevenzione della corruzione, e sancita dalla legge n°190 del 2012, che disciplina le “disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione”.
Obiettivo dichiarato del piano è quello di prevenire il rischio di corruzione nell’ambito dell’attività amministrativa del Comune, attraverso l’individuazione delle attività dell’ente nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione; la previsione, per alcune attività specifiche, di meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione, e il il monitoraggio del rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti.
Il piano sarà rivolto ad attività specifiche, definite “ambito di rischio”, come autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; concorsi e prove selettive per l’assunzione del personale e progressioni di carriera.
Per ogni ambito di rischio, poi, verrà utilizzata una metodologia specifica (stabilita dal Piano nazionale anticorruzione) che valuterà l’impatto dei vari rischi.
Responsabile e mentore sarà il segretario generale Salvatore Bonasia (nominato con il decreto del sindaco del 28 marzo 2013), che sarà aiutato da una struttura composta da 4 uomini e che, entro 20 giorni dall’approvazione del piano, dovrà nominare un referente (che saranno i dirigenti dei vari settori) per ogni ambito in cui è strutturata l’organizzazione comunale. Ogni referente sarà chiamato a curare il monitoraggio sull’attività svolta dai dipendenti assegnati agli uffici di riferimento e a comunicare direttamente con il responsabile.
Il Piano, che adesso sarà trasmesso alla presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento della Funzione Pubblica, è l’ultimo risultato di un percorso che a Palazzo Gentile è iniziato poco più di un anno fa e che sta portando lentamente il Comune ad attrezzarsi alla normativa nazionale.
L’atto ben presto potrebbe subire alcune modifiche: il 30 gennaio, infatti, il responsabile cittadino del movimento “La Puglia per Vendola” Bitonto-Palombaio-Mariotto, Domenico Angelo Masciale, ha proposto al segretario Bonasia alcune modifiche in merito all’art. 29 del regolamento generale di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi, nonché alla regolamentazione per il conferimento degli affidamenti diretti dei lavori pubblici e per la gestione e manutenzione dei beni comunali affidata a soggetti esterni all’ente.