La nota de “Il Pane e le Rose”.
Piovono bollette.
Prendete il perdurare del conflitto Russo-Ucraino, aggiungete una speculazione che non si ferma davanti a niente,
insaporite con un’Europa incapace di trovare soluzioni, divisa su PRICECAP e disaccoppiamento dei prezzi delle materie prime ma unita nella volontà di inviare sempre più armi in uno Stato in guerra disattendendo probabilmente metà della Costituzioni dei Paesi che la compongono, guarnite con un velo di ipocrisia delle grandi multinazionali che si rifiutano di pagare le tasse sugli extraprofitti, cioè su quella parte di guadagni piovuti dal cielo senza nessun particolare merito, qualche goccia di inflazione e il gioco è fatto:
siamo nella crisi economica più grave del secolo senza aver ancora superato gli effetti della pandemia.
Manca solo l’invasione delle cavallette.
Ma più dei famelici ortotteri la vera piaga che ci affligge è l’arrivo in questi giorni delle bollette energetiche, che non sono care, sono insostenibili.
Quando luce e gas si “mangiano” l’intero salario di un padre di famiglia, o gli esercizi commerciali e della ristorazione vedono recapitarsi fatture per l’energia quintuplicate non c’è da tirare la cinghia.
C’è da scegliere tra la SOPRAVVIVENZA e la MOROSITA’ nei pagamenti.
Ci preoccupa il silenzio rassegnato dei cittadini quasi assuefatti all’idea di dover soccombere sotto il peso di questa tragedia economica cosi come ristoratori ed esercenti, silenti e consapevoli di non poter scaricare gli interi sovra-costi sull’utente finale pena la perdita della propria clientela.
Per questo proponiamo piccoli gesti che non risolveranno la crisi ma magari ci faranno sentire più comunità.
Chiediamo al sindaco Francesco Paolo Ricci e alla sua amministrazione di SPEGNERE simbolicamente le luci che illuminano palazzo Gentile fino alla fine della crisi.
A tutti i bitontini piace vedere palazzo di Città colorato con il tricolore, cosi come piacerebbe anche sapere che il “Comune” gli è vicino sia pur con un piccolo gesto significativo.
Invitiamo le associazioni di categoria di esercenti e ristorazione di Bitonto ad organizzarsi per tenere simbolicamente spente le proprie insegne, magari anche solo per un giorno.
Se non possiamo urlargli contro la nostra rabbia, almeno facciamogliela vedere.