Dalla segreteria della sezione bitontina della Lega Salvini Premier riceviamo e pubblichiamo.
“Ebbene si! Bitonto non sarà rappresentata nel massimo consesso, quello legislativo, regionale. Nessuno dei concorrenti in lizza per un posto nel Consiglio regionale, ha espresso tanti voti quanti necessari! ‘Da da da’! Dispiace per Domenico Damascelli e per il suo contributo serio, costante e, spesso, determinante per portare nella Città degli Ulivi qualche risultato migliorativo per la nostra comunità. Dispiace perché i suoi sforzi spesso sono stati sbiaditi da chi, ‘da da da’, a Bitonto ritiene di saper far tutto, di essere sempre il primo e, di conseguenza, le proposte altrui non servono!
Effettivamente non servono se le proposte opacizzano la sua figura, ma … ‘da da da’!
È il caso di porsi una domanda: ma perché Bitonto non riesce ad esprimere, ancora una volta, un proprio rappresentante, anche in questa tornata elettorale regionale? L’esamina fornita dal ‘Da Bitonto’, sotto certi aspetti, ci sembra valida e centra la problematica: zero unità d’intenti e zero squadra.
Non si è forse lavorato troppo sul piano personale? Magari pompando troppo il singolo, anziché la squadra?
Partiamo da una considerazione dell’articolo della redazione del giornale fondato dal compianto Franceschino Amendolagine! Un ex abbaticchiano sostiene un eletto della Lega (colpo al cuore per chi ritiene che la Lega sia perdente in questa tornata elettorale, portando in Regione ben 4 suoi rappresentanti!) ‘Da da da’! Ex abbaticchiano!
Vi è una vecchia canzone degli anni ’80 (credo) che, nel suo ritornello, ripeteva un ‘da da da’, con la chiosa ‘siam tutti figli di Bearzot’! Nei prossimi anni sentiremo spesso parlare di personaggi che faranno politica che, ‘da da da’, saranno ex abbaticchiani e il riferimento sarà a quel sindaco che ha usato tutto (o quasi) l’arco consiliare politico per essere sostenuto nelle sue due elezioni, l’ultima delle quali sembra la riedizione del mondiale del 1982 e lui, ‘da da da’, Bearzot.
Il fallimento politico di Italia in Comune è il fallimento della politica del sindaco attualmente in carica, non foss’altro sia il numero due del partito che sembra essere abbonato a raggiungere i risultati sotto le soglie degli sbarramenti, previste dalle leggi elettorali (europee e regionali).
Il fallimento politico del sindaco ha una spiegazione, ha una sua ragione, ha un suo perché: la mancanza di chiari e ben definiti progetti, disegni, idee e obiettivi politici. Si basa sulla conservazione, nelle sue mani, del potere ‘politico’ e del consenso, finalizzati alla sua carriera politica. E non ha portato da nessuna parte.
Dopo il primo mandato, conclusosi nel 2017, ha creato tanti ex abbaticchiani, caricandosi innumerevoli ex valliani. Spingendo al massimo, all’inusitato, il numero dei suoi sostenitori di maggioranza, a tal punto da … essere repulso, respinto, rigettato dalla classica politica e dai cittadini che pretendono una maggioranza che sia tale ed una opposizione che si rispetti.
Geometrie variabili da far spavento persino al brano di Franco Battiato – ‘Il ballo del potere’.
Da da da! Non ci rimane che canticchiare “Siam tutti figli di Bearzot”?
Con tutta probabilità, oggi, i ‘figli di Bearzot’ – che iniziano ad essere tanti – compresi quelli che sono ancora ‘in campo’ hanno compreso che tra 600 giorni si vota per il rinnovo dell’Amministrazione cittadina e l’attuale sindaco non sarà candidabile. Per gli ex abbaticchiani il futuro è chiaro: delineare un nuovo progetto politico. Per quanti ancora lo sostengono, l’articolo del ‘Da Bitonto’ e le ultime elezioni regionali (in primis i risultati) dimostrano che il declino di ‘Bearzot’, ‘da da da’, è ormai inesorabile.
Dunque? Oltre i Poli! Oltre gli schieramenti, con coraggio e con determinazione. Non il ‘tatarelliano’ oltre il polo, teso ad allargare la propria sfera di appartenenza, ma oltre i poli. Oltre gli stereotipi, oltre i preconcetti, abbattere qualsivoglia pregiudizio e unire tutte le forze sane sotto l’insegna di un vero e proprio progetto. POLITICO! Creare un gruppo di lavoro che riporti la Politica, nel senso classico del termine, in Città. Non rincorrere i finanziamenti per creare cattedrali nel deserto (si pensi al park & ride), ma un progetto vero di Città.
Gli uomini di buona volontà e … ‘da da da’ … ‘i figli di Bearzot’ sono avvisati e iniziamo a ragionare!
P.S. : peccato che Bearzot abbia vinto – e chi se lo dimentica – la Coppa del Mondo, ‘Bearzot’ … no!”.